lunedì 23 gennaio 2012

Come ti vedono gli altri

E' arrivato il turno di Calvin di leggere la saga di Harry Potter, quindi siamo di nuovo immersi nel mondo magico che è diventato ormai familiare.
A specifica richiesta, Marito è andato nel bosco a tagliare delle bacchette (12 pollici). E' arrivato a casa con due bacchette di salice, due di acero, due di sambuco e due di nocciolo tra le quali Calvin e Charlie Brown potevano scegliere la loro preferita.
A me ha chiesto se la volevo di tasso come quella di Voldemort.

domenica 22 gennaio 2012

Tolleranza a chi?

Insegno in una scuola dove gli immigrati sono moltissimi, in alcune classi il 50%, ho avuto classi dove erano il 90%, comunque mediamente  la percentuale è considerevole.
Naturalmente ognuno di loro è una storia a parte, ragazzini arrivati a 11 o 12 anni e catapultati in prima media senza nessuna conoscenza della lingua, oppure inseriti alle elementari e quindi che si barcamenano, altri che hanno fatto tutte le scuole qui o addirittura sono nati qui. 
Poi ci sono quelli che hanno voglia di imparare e quelli che considerano la scuola un parcheggio, esattamente come i "colleghi" locali.
Quando qualche tempo fa è scoppiata la polemica del crocifisso sì o crocifisso no in classe in tutta Italia, da noi non c'è stata proprio nessuna discussione, nessun musulmano si è sentito minimamente minacciato da quella statuetta che fa talmente parte dell'arredamento che si fa fatica a notare (personalmente non mi accorgo neanche se c'è o non c'è, essendo non osservante).
I problemi sono altri, e non me la sento di negarli o fare finta che non esistano nel nome della tolleranza o di chissà cos'altro.
In Prima la collega di Storia a questo punto dell'anno parla dell'Impero Romano ed è arrivata al capitolo su Costantino e Teodosio, che hanno introdotto la religione cattolica. E' un dato di fatto, è storia e non c'è nessuna dietrologia o tentativo di indottrinamento, eppure Youssef, un ragazzino di 11 anni che è in Italia da quando non sapeva ancora parlare, dichiara che lui si rifiuta di studiare quel capitolo, e rimane imbronciato e con lo sguardo carico d'odio per tutta la lezione...
In Seconda Mohammed, un ragazzino che non ha mai creato particolari problemi, è arrivato da pochi anni ma ha fatto grandi progressi e ha voglia di imparare, dichiara un bel giorno che lui da grande farà l'Imam, e espone le sue teorie come verità universali, compresa l'inferiorità della donna e la necessità di convertire tutto il mondo all'Islam, con le buone o con le cattive...
In Terza si parla della Shoah, e Aisha sostiene che i tedeschi "hanno fatto bene". All'incontro con una sopravvissuta ai campi di sterminio organizzato dalla scuola si rifiuta di partecipare e quando, sempre per la giornata della memoria si propongono film sull'olocausto, lei sta tutto il tempo con la testa bassa rifiutandosi di guardare...
E noi lì, a cercare di spiegare, a mediare, a insegnare ai nostri figli che bisogna rispettare tutti, accogliere, essere tolleranti ed empatizzare. Ma, dall'altra parte, che tipo di insegnamenti ricevono questi bambini? A me sembra che non ci sia nessuno sforzo di integrazione o comprensione.
Certo messa così, rischi di venire considerata una razzista, non bisogna mettersi sullo stesso piano di coloro che sbagliano, tu devi essere superiore, devi comprendere, in fondo sei un'insegnante, un'educatore, un modello.... ma allora, ancora una volta, se dici così dichiari la tua superiorità, pensi di essere meglio di loro. 


Dichiaro di non essere capace di venirne fuori, dichiaro la mia inferiorità... soprattutto quando vedo lo sguardo di alcuni padri che vengono a parlare e palesemente stanno pensando "ma cosa vuole questa donna?", oppure lo sguardo delle madri, velate, sottomesse, che pensano "questo non lo dico a mio marito altrimenti sono botte".

giovedì 19 gennaio 2012

Niente pensione? Niente lavoro!

Va bene, un tot di colleghi non può andare in pensione alla fine di quest'anno scolastico come aveva previsto e sognato.
Ovviamente, a loro va tutta la mia solidarietà, anzi, ad alcuni di loro va tutta la mia solidarietà. Perchè come al solito niente è così semplice, o come dice Sherlock
there is nothing more deceptive than an obvious fact
infatti, a quelli che trovandosi in questa posizione hanno deciso di fare presenza ma smettere di lavorare, inscenando proteste varie che vanno dal leggere il giornale in classe ad arrivare in plateale ritardo o tirare la fine della giornata con il minimo sforzo possibile, a quelli non va la mia solidarietà. E vi dirò di più: nella maggioranza dei casi (e dico maggioranza perchè posso fare un bilancio limitato basato sull'esperienza diretta) nessuno si è accorto della differenza.

martedì 17 gennaio 2012

Memoria Storica

Da ieri pomeriggio intorno alle 15.00 il mio blog è completo. Infatti ho trovato un commento ad un vecchio post appena importato (grazie, grazie).
Per circa un mese ho tentato seguendo passopasso istruzioni su vari siti e blog e non sono mai riuscita a concludere le operazioni con successo.
All'inizio ho pensato che mi sarei arresa, ma poi ero troppo dispiaciuta di aver definitivamente perso quei 61 post dell'anno scorso coi quali mi sono affacciata alla blogopalla, non che ci fosse qualcosa di memorabile o di imperdibile, ma tant'è. Mi si è presentata l'occasione tramite un amico di un amico, detto "l'amico smanettone" che mi ha gentilmente offerto il suo aiuto.
Stavo quindi pensando ad un simbolico ringraziamento per l'amico smanettone, e la mia scelta ricadrà su un treat, essendo convinta che il cibo è sempre una soluzione.
una classica torta (tipo mele e cannella),
pumpkin pie,
biscotti speziati,
o muffins a qualsiasi cosa (cioccolato, noci, nocciole)?
Inutile dire che tutte queste ricette sono stracollaudate e di solito apprezzate. Ah, c'è anche l'opzione marmellata fatta in casa (uva, prugne, kaki e mele)

mercoledì 11 gennaio 2012

Domani è un altro giorno e si vedrà

Commentavo così un paio di post fa al fatto di essermi abbuffata durante le vacanze... e come vuoi che vada adesso,
adesso va così...


che poi uno dice, ma è il caso di ridursi in questo stato? Non si poteva evitare di esagerare?
Ma vuoi mettere la soddisfazione di essersi scofanata:
panettone con crema mascarpone (più volte)
cioccolato in tutte le sue forme
biscottini di natale
torroni e torroncini
dolcetti di tutti i generi accomunati dal fatto di essere buoni-buonissimi
e poi tortellini fatti in casa, risotti, arrostini, bisteccone e chi più ne ha più ne metta. Sempre con insalata, eh, che fa bene...
e allora vai di tè e mele

martedì 10 gennaio 2012

Bertie Plays the Blues

L'ultimo romanzo della serie 44, Scotland Street  di Alexander McCall Smith non mi ha deluso. E' un'altra perla di questo bravissimo autore che ho scoperto pochi anni fa ed è subito entrato nella top position della top list dei miei autori preferiti.
La serie narra le vicende di un certo numero di personaggi che sono legati tra loro dal fatto di abitare in un palazzo di Edimburgo che si trova appunto al numero 44 di Scotland Street, con una serie di altri personaggi che girano attorno a questi protagonisti.
Abbiamo quindi la famigliola, la signora che fa l'antropologa, il pittore, l'universitaria, il ragazzo single e belloccio, la barista, il gallerista, insomma un campionario di persone diversissime, come in ogni città, che si incrociano, si incontrano e si scontrano. Il tutto condito da uno squisito umorismo, da un linguaggio mooolto British, o Scottish per essere più precisi e un'arguzia non comune.
I personaggi sono estremamente ben delineati, impariamo a conoscerli tramite le loro azioni e i loro pensieri, ed è inevitabile affezionarsi, perchè sono reali, e dicono cose che ognuno di noi potrebbe dire o pensare in una giornata tipo.
Big Lou shook her head. "Folk lie," she said. "Just about everybody lies these days. I've come to expect it."
"I can't believe it," said Pat. "Why lie when you know that the other person knows you're lying? What's the point?"*
Beh! Chi non ha mai pensato una cosa del genere?
Oppure:
...Morally sensitive people always found at least something worth praising in another, even if their praise sounded faint. A truly selfish monster, a calculating psychopath, might still be said in his obituaries to have been a good dinner companion, ar well informed on the topography of France.... A sinister tyrant might like dogs... a serial killer might play the piano rather well...**
Molto divertente la visione delle altre culture, mai stereotipata o banale, ma sempre precisa ed accurata. Tanto per restare su un terreno conosciuto, ecco un estratto che dipinge l'Italia:
...then I was led out and put into a small van driven by a man in a white coat. This man insisted on practising his English throughout the drive, and I heard all about his history...***
Me lo vedo!
Oppure questo che forse farà un po' male:
"Then I heard all about his mother-in-law who, he says, in an incorrigible fraudster but will never serve any time in prison because the justice system is so slow. He says that she is very aware of this and continues with her frauds in the sure and certain knowledge that by the time they start her trial the offences will be prescribed by some sort of limitation period. Very odd.****
E, per finire (prima di essere denunciata dall'editore o dallo scrittore stesso per aver messo troppe citazioni), una ragione per leggere questi romanzi in lingua originale se potete:
"My name is Anna... and I am come from Copenhagen to help you."
It was an extraordinary introduction, and even in her drowsy state Elspeth was struck by its sheer poetry. I am come from Copenhagen to help you- not I have come but I am come. The archaic form was undoubtely accidental, thought Elspeth, wondering whether Danish used the auxiliary verb to be to achieve the past tense of verbs of motion, as French did.
Spesso si parla di traduzioni, traduzioni insoddisfacenti o cattive traduzioni. Io (che però non sono traduttrice), non saprei proprio come rendere questo pezzo in italiano. Perchè per noi "sono venuta" non è strano, è giusto, e non si può neanche fare il contrario perchè "ho venuta" non è una forma arcaica. Insomma, mi sembra il classico pezzo che si può apprezzare appieno solo in lingua originale.

Di seguito vi fornisco delle traduzioni dei brani citati (non professonali, remember...)

*Big Lou scrollò il capo. "La gente mente," disse. "Praticamente tutti mentono al giorno d'oggi. Sono arrivata al punto di aspettarmelo."
"Non riesco a crederci," disse Pat. "Perchè mentire quando sai che l'altra persona sa che stai mentendo? Qual'è il motivo?"

**Le persone sensibili trovavano sempre qualcosa da lodare negli altri, anche se le loro lodi sembravano deboli. Un mostro egoista, un freddo psicopatico, potrebbe essere dipinto nel suo necrologio come buona compagnia per una cena, o ben informato sulla topografia francese... Un sinistro tiranno potrebbe amare i cani... un serial killer potrebbe suonare il piano molto bene...

*** poi mi misero su un camioncino guidato da un uomo con una giacca bianca. Questo individuo era determinato a fare pratica col suo inglese per tutto il viaggio, e ho dovuto ascoltare tutta la sua storia

**** poi ho ascoltato tutto a proposito di sua suocera, la quale, dice lui, è un'incorreggibile imbrogliona ma non andrà mai in prigione perchè il sistema giudiziario è incredibilmente lento. Dice che lei è consapevole di questa situazione e continua coi suoi imbrogli nell'assoluta sicurezza che per quando cominceranno i suoi processi i suoi crimini saranno prescritti a causa di una specie di limite di tempo. Molto strano.

domenica 8 gennaio 2012

This is the End

Eccoci alla fine delle vacanze invernali, che sono state lunghe, riposanti e tranquille. Di primo acchito direi che purtroppo domani mattina si ritorna a scuola, ma so già che a metà mattina sembrerà che queste feste non ci siano mai state, quindi inutile rammaricarsi troppo.
Invece esprimo la mia soddisfazione per le cose fatte in questi giorni:
  1. visione collettiva (cioè di tutta la famiglia riunita, come al cinema) di tutta la trilogia del "Signore degli Anelli"-extended version-blue ray
  2. visione collettiva di tutti (tranne l'ultimo che non-abbiamo-e-poi-fa-un-po'-paura) i film di Harry Potter
  3. finito di leggere libro su Caterina de' Medici
  4. letto "1Q84"
  5. finito pochi minuti fa "Bertie Plays the Blues" di AmCS (devo fare recensione)
  6. mangiato di tutto e di più senza pensare a calorie (domani è un altro giorno, si vedrà)
  7. preparato modulo 3 esame ECDL
  8. fatto almeno 3 lunghe passeggiate
Direi che ho caricato le batterie abbastanza, buon inizio e buon lavoro a tutti!

venerdì 6 gennaio 2012

1Q84 - libri 1 e 2

Molto è già stato detto di Murakami, ho letto la recensione di Norwegian Wood con tutti i commenti qui quando ero a metà del libro e ora che l'ho finito devo dire che concordo con quelli che l'hanno letto prima di me.
Il romanzo, dai primi capitoli, promette bene. Ci sono due protagonisti e le loro storie procedono parallelamente, alternandosi, e solo verso la fine quasi si incontrano, anche se sono collegate. Le vicende di Aomame sono più interessanti di quelle di Tengo. La figura della donna forte, che elimina gli "uomini cattivi" è molto affascinante e coinvolgente per noi fan di Beatrix Kiddo aka The Bride e, perchè no, anche di Lisbeth Salander.
Gli aspetti negativi, secondo me, sono le eccessive "coincidenze". Un esempio per tutte: che l'episodio successo vent'anni prima di una ragazzina che stringe la mano ad un coetaneo rimanga impresso nella memoria di entrambi e che addirittura Aomame sia innamorata di questo ragazzo anche se non l'ha mai più rivisto da quel giorno in classe... beh!
Poi ci sono i Little People, che andrebbero bene in un libro per bambini sulle creature della foresta. Ecco, i little people non riesco proprio a mandarli giù. Non so se nell'ultimo libro si capirà dove vuole andare a parare con questi esseri da cartone animato, ma sinceramente non ho molta voglia di scoprirlo. Perchè qualsiasi spiegazione non potrà che essere inverosimile e stridente.
Non sono molto brava a cogliere le influenze, dichiarate o no, ma dov'è 1984?

domenica 1 gennaio 2012

Post di capodanno

Bilanci, new year's resolutions, frase dell'anno, motto dell'anno, libro dell'anno, disco dell'anno. Dalla rete arrivano millanta stimoli. Quindi, che fare? Bisogna dare il proprio contributo e uscire dal torpore "bloggesco" in cui sono entrata ormai da un po'...
Bilanci: un anno, il 2011, che da un lato non è riuscito a risolvere le cose negative successe precedentemente, ma possiamo fargliene una colpa? C'erano già brutte situazioni su cui francamente c'era poco da fare. In realtà è stato l'anno della consapevolezza, della realizzazione che così è, e allora cosa si fa? Si molla tutto o si va avanti comunque? Domanda retorica, ovviamente si va avanti!
New year's resolutions: non vorrei fare una lista impossibile poi da mantenere (tipo dieta, ginnastica, non cedere alla tentazione di ricominciare a fumare), ma una cosa per me molto challenging vorrei metterla sul piatto. Scrivere più regolarmente. So già che non sarà possibile tutti i giorni, ma almeno due/tre volte la settimana... ce la posso fare.
Frase dell'anno: molto difficile, anche perchè tendo a ricordare le ultime sentite, quindi ve ne riporto una che ho visto stamattina su facebook, una delle tante carine che girano:
Basta con sta pace e serenità.... Vi auguro di non fare un cazzo e guadagnare tanto, di fare sesso tutte le volte che volete e con chi volete; di vincere la lotteria con un biglietto che hai fregato e tutte le cose peggiori che avete pensato per chi vi sta sulle palle si avverino..... ;)
Motto dell'anno: faccio mio quello della 'povna che mi sembra molto saggio.
Libro dell'anno: anche qui, e chi si ricorda quali libri ho letto nell'ultimo anno? Non parliamo di quelli usciti nel 2011, io li leggo sempre in differita perchè li prendo in prestito in biblio. Quindi, tra i libri che ho letto, avevo già segnalato a casa di Palmy la collana della Mondadori Oscar Storia, il migliore Elisabetta I la Vergine Regina di Carolly Erickson, e tanti altri, soprattutto gialli.
Disco dell'anno: anche qui, non so in che anno è uscito, ma io l'ho scoperto quest'anno. I Mumford and Sons con l'album Sigh No More, eccovi la bellissima The Cave

Ed ora, sul mio nuovissimo Kindle arrivato con babbo natale, mi vado a leggere 1Q84 di Murakami Haruki (poi non dite che non seguo i buoni consigli, eh? ;-)