Pensavamo di averle viste tutte:
La correzione delle prove che doveva essere disponibile on-line a mezzogiorno e invece, dopo un pomeriggio passato inutilmente a scuola, ritrovo il giorno dopo per la correzione.
La correzione sbagliata, con la prof Terribile richiamata alle otto di sera per re-inserire i dati di tutti e fare notte.
E invece no! Ci mancavano:
i cinque fascicoli diversi (cioè con le stesse domande ma mischiate e con risposte in ordine diverso) per non far copiare e, soprattutto, per facilitare il lavoro di correzione;
e - dato che ci siamo "des-ciulati" e abbiamo l'inserimento direttamente a computer e non da tabulare facendo i maledetti pallini sul foglio - l'obbligo di correggere con penna rossa* i fascicoli PRIMA.
La prima considerazione è che al peggio non c'è mai fine, e la seconda è che mando un sincero vaffanculo (a costo di essere presa per grillina) ai soliti geni dell'invalsi.
* Ultima Prova Scritta (nonché prova invalsi)
* Titina si è tanto raccomandata
lunedì 17 giugno 2013
venerdì 14 giugno 2013
La correzione
Ci si trova tutti alle due del secondo giorno di esame per correggere le prove di italiano e di inglese.
Titina ripete tutte le informazioni che ritiene fondamentali, e noi lapalissiane e cominciano anche a girarci un po' i santissimi.
Poligono Irregolare arriva con un cabaret di biscottini e dice qui ci sono i biscottini per voi.
Io dico sì, grazie, magari li prendiamo dopo, per merenda.
Lei ribatte, no, per il mio onomastico!
Auguri!
Titina ripete tutte le informazioni che ritiene fondamentali, e noi lapalissiane e cominciano anche a girarci un po' i santissimi.
Poligono Irregolare arriva con un cabaret di biscottini e dice qui ci sono i biscottini per voi.
Io dico sì, grazie, magari li prendiamo dopo, per merenda.
Lei ribatte, no, per il mio onomastico!
Auguri!
Nascita di una leggenda metropolitana
La prova di italiano
Titina prepara su un foglio A4 pulito (uno spreco quasi intollerabile ai miei occhi) l'intestazione che ogni alunno deve scrivere sulla bella. Poi ne fa cinque fotocopie per far passare il foglio e farglielo copiare.
Poi decide invece di dettarlo.
Poi mi dice tre volte che quel prezioso foglio lei lo lascerà sulla cattedra per il giorno successivo, ma mi raccomando, scrivete prova di inglese al posto di prova di italiano.
Sì, sì, sì.
La prova di inglese
Titina è già lì (ma che caspita ci fa ancora qui a scuola?).
Mi ricorda che sulla cattedra c'è il foglio che ha preparato ieri da dettare.
Sì.
E comunque io adesso me ne vado, ecchecaspita, non ero neanche di assistenza, e poi neanche mi pagano.
E non si schioda per tutta la mattina.
Titina prepara su un foglio A4 pulito (uno spreco quasi intollerabile ai miei occhi) l'intestazione che ogni alunno deve scrivere sulla bella. Poi ne fa cinque fotocopie per far passare il foglio e farglielo copiare.
Poi decide invece di dettarlo.
Poi mi dice tre volte che quel prezioso foglio lei lo lascerà sulla cattedra per il giorno successivo, ma mi raccomando, scrivete prova di inglese al posto di prova di italiano.
Sì, sì, sì.
La prova di inglese
Titina è già lì (ma che caspita ci fa ancora qui a scuola?).
Mi ricorda che sulla cattedra c'è il foglio che ha preparato ieri da dettare.
Sì.
E comunque io adesso me ne vado, ecchecaspita, non ero neanche di assistenza, e poi neanche mi pagano.
E non si schioda per tutta la mattina.
mercoledì 12 giugno 2013
Pillole di esame
Gli esami, come del resto i giorni di scuola "normali", sono una concentrazione di episodi che meritano tutti di essere raccontati. Ad averne il tempo, l'estro e la costanza.
Troppo per me, mancando sia di tempo che di costanza per scrivere sul blog.
Ma ho deciso di fare un piccolo sforzo per questo periodo limitato degli esami, e di registrare, giorno per giorno, almeno una cosa che mi colpisce per la bizzarria.
Ieri ho parlato dei Cartelloni, oggi è la volta della Plenaria.
La Presidenta, con passo marziale si dirige verso l'aula insegnanti - dove si svolgerà la riunione - seguita a ruota modello portaborse da un'insegnante di Mordor che evidentemente ha già fatto la sua conoscenza in presidenza e che magari si è già accordata per fare da segretaria. Non per dire che c'è stato qualcosa di losco, ma semplicemente perché è una delle prof di italiano di Mordor, quindi sempre presente in sede, e anche con molta esperienza di esami e di segretariaggio.
Il fatto è che, oltre ad essere tutto ciò, è anche napoletana...cosa voglio dire con questo? Voglio dire che ha il teatro nel sangue, e che per qualsiasi cosa deve "fare la commedia".
Comincia quindi lo scambio di battute. La Presidenta si rivolge alla nostra Titina (De Filippo) e le chiede se vuole essere lei la sua segretaria.
Titina cerca di sottrarsi, ma no, ma dai, ma se c'è qualcun altro che vuole farlo, perché lei lo fa quasi tutti gli anni.
La si prega un po', la si lusinga, le si fa notare che se deve essere una della sede di Mordor c'è poco da sfogliar verze...
Titina sospira, accetta a malincuore e sottolinea che "sono sempre i soliti, però".
Poi tutto va come deve andare, e come era stato scritto.
Presenti alla riunione tutti gli insegnanti delle classi terze, si rivedono i turni di assistenza agli scritti, si fanno delle modifiche perché bisogna escludere alcuni membri della commissione per motivi di salute. Un'altra insegnante che ha in una terza un parente viene messa di assistenza nelle altre sezioni e si prendono accordi per l'orale.
La prof Terribile fa notare che non essendo stato ammesso agli esami un virgulto con sostegno, era perfettamente inutile mettere la sua insegnante di assistenza tutte le mattine, anzi, a dirla tutta, forse non doveva neanche fare più parte della commissione.
Inizialmente Stampella (la prof di sostegno) esulta. E' libera. La prof Terribile dice me lo merito un caffè per questa bella notizia? Stampella risponde che già che c'erano potevano dirglielo il giorno prima così almeno non avrebbe fatto la strada per niente!
Ora. Sono la prima a dire che la prof Terribile ha un brutto carattere, se lo dice anche da sola, ma tutto si può dire tranne che sia imprecisa o non faccia il suo lavoro.
Essendo Stampella probabilmente presente allo scrutinio svoltosi il pomeriggio prima, e avendo forse ben presente che il suo sostenuto non era stato ammesso agli esami, come caspita fa a pretendere che Terribile (che non fa parte del consiglio di quella classe e neanche di Mordor, e che quindi se ne stava bellamente a casa sua mentre si consumava la tragedia) le telefoni per dirle di non presentarsi il mattino dopo alle 8.30?
L'ennesimo caso di sostegno che abbisogna di sostegno, ma non poco?!?
martedì 11 giugno 2013
Esegesi del Cartellone
La tragedia si consuma tutti gli anni. Puntuale.
E' la pubblicazione dei risultati scolastici, volgarmente detti "i cartelloni".
Questa mattina alle 8.30, prima della riunione plenaria per gli esami, davanti ai cartelloni dell'intero istituto (Granburrone, Gondor e Mordor), una coppia di genitori incazzati mi apostrofava con "che cazzo di professori siete" (scusate il francese), noncurante del fatto che la sua pargoletta frequentasse Mordor ed io fossi insegnante a Granburrone...ma va bè, ce l'aveva con la categoria (ciàpa su e porta a cà).
Ma tanto, quasi contemporaneamente, a Granburrone si ripeteva lo stesso copione. Qui non hanno potuto lamentarsi dei bocciati (ce n'è stato solo uno largamente annunciato), ma l'oggetto dello sdegno e dell'incazzatura generale sono stati i voti di ammissione all'esame di terza media. Inutile dire che lo sciagurato operato di noi insegnanti è stato eviscerato e discusso in tutti i luoghi deputati: la bottega, il bar e la piazza del paese.
Parliamone. E' vero che noi insegnanti siamo spesso logorroici e ripetiamo oltretutto molto spesso le stesse cose, anche perché la prima volta ti ascoltano in due, poi altri cinque o sei ti ripetono la stessa domanda ad intervalli di trenta/quaranta secondi, fino a che alzi il livello di voce abituale e, facendo notare che è la sesta volta che dici che - esempi random - sì, bisogna fare risposte complete, o no, non è necessario ricopiare sul quaderno anche la domanda, oppure sì bisogna coniugare al simple past i verbi prima di inserirli nelle frasi; forse, ma forse, l'informazione è arrivata al 90% dei ragazzi.
Quindi, tornando al voto di ammissione, noi si dice che trattasi di media aritmetica, e come tale arida e che non lascia spazio a manovre e a valutazioni che esulano dal puro calcolo - come invece si può fare, e si fa, nella valutazione delle singole discipline, dei tre anni di corso.
Ne consegue che può capitare, e capita, che i voti di ammissione siano a volte sorprendenti:
Gigetto, che non ha alcuna attitudine allo studio ed ha sempre tirato a campare nelle materie di studio, ma che ha dieci in ginnastica, o che ha un talento naturale per il disegno o parimenti un talento naturale per la musica, rischia di avere lo stesso voto di ammissione di Gigino, che si è sempre impegnato nello studio pur evidenziando qualche difficoltà, ma che si è sempre portato a casa il suo sei o sette meritatissimi e sudatissimi.
Gigetta, ragazza non troppo brillante ma che ha un voto di comportamento molto alto perché i pesci lessi non disturbano, può avere lo stesso voto di Gigina, che ha avuto una bella evoluzione nel corso del triennio, riuscendo in terza ad avere un'ottima pagella, perché peseranno i primi due anni così così.
Ma alla fine, hai voglia a spiegare, ponderare, valutare, passare le ore a pensare se dare sei o sette a Paolino, sette o otto a Paoletto, tenere in conto di questo, quello e quell'altro... tanto alla fine c'è sempre qualcuno che si incazza. Con buona pace di tutti i tuoi scrupoli e mal di testa.
Eppure io ci sto sempre male, non imparerò mai.
E' la pubblicazione dei risultati scolastici, volgarmente detti "i cartelloni".
Questa mattina alle 8.30, prima della riunione plenaria per gli esami, davanti ai cartelloni dell'intero istituto (Granburrone, Gondor e Mordor), una coppia di genitori incazzati mi apostrofava con "che cazzo di professori siete" (scusate il francese), noncurante del fatto che la sua pargoletta frequentasse Mordor ed io fossi insegnante a Granburrone...ma va bè, ce l'aveva con la categoria (ciàpa su e porta a cà).
Ma tanto, quasi contemporaneamente, a Granburrone si ripeteva lo stesso copione. Qui non hanno potuto lamentarsi dei bocciati (ce n'è stato solo uno largamente annunciato), ma l'oggetto dello sdegno e dell'incazzatura generale sono stati i voti di ammissione all'esame di terza media. Inutile dire che lo sciagurato operato di noi insegnanti è stato eviscerato e discusso in tutti i luoghi deputati: la bottega, il bar e la piazza del paese.
Parliamone. E' vero che noi insegnanti siamo spesso logorroici e ripetiamo oltretutto molto spesso le stesse cose, anche perché la prima volta ti ascoltano in due, poi altri cinque o sei ti ripetono la stessa domanda ad intervalli di trenta/quaranta secondi, fino a che alzi il livello di voce abituale e, facendo notare che è la sesta volta che dici che - esempi random - sì, bisogna fare risposte complete, o no, non è necessario ricopiare sul quaderno anche la domanda, oppure sì bisogna coniugare al simple past i verbi prima di inserirli nelle frasi; forse, ma forse, l'informazione è arrivata al 90% dei ragazzi.
Quindi, tornando al voto di ammissione, noi si dice che trattasi di media aritmetica, e come tale arida e che non lascia spazio a manovre e a valutazioni che esulano dal puro calcolo - come invece si può fare, e si fa, nella valutazione delle singole discipline, dei tre anni di corso.
Ne consegue che può capitare, e capita, che i voti di ammissione siano a volte sorprendenti:
Gigetto, che non ha alcuna attitudine allo studio ed ha sempre tirato a campare nelle materie di studio, ma che ha dieci in ginnastica, o che ha un talento naturale per il disegno o parimenti un talento naturale per la musica, rischia di avere lo stesso voto di ammissione di Gigino, che si è sempre impegnato nello studio pur evidenziando qualche difficoltà, ma che si è sempre portato a casa il suo sei o sette meritatissimi e sudatissimi.
Gigetta, ragazza non troppo brillante ma che ha un voto di comportamento molto alto perché i pesci lessi non disturbano, può avere lo stesso voto di Gigina, che ha avuto una bella evoluzione nel corso del triennio, riuscendo in terza ad avere un'ottima pagella, perché peseranno i primi due anni così così.
Ma alla fine, hai voglia a spiegare, ponderare, valutare, passare le ore a pensare se dare sei o sette a Paolino, sette o otto a Paoletto, tenere in conto di questo, quello e quell'altro... tanto alla fine c'è sempre qualcuno che si incazza. Con buona pace di tutti i tuoi scrupoli e mal di testa.
Eppure io ci sto sempre male, non imparerò mai.
venerdì 7 giugno 2013
L'amante del Doge
Non potevo lasciarmi sfuggire questo romanzo storico di Carla Maria Russo, intanto perché avevo già letto La Sposa Normanna e mi era piaciuto, e poi per la simpatia verso l'autrice che ho scoperto - leggendo le poche righe dedicate all'autore sul retro della copertina del libro - essere amante dei libri (lo sospettavamo) e del cioccolato fondente!
Beh, confesso di fare anch'io abuso di cioccolato fondente, e quindi questo fatto non poteva che rendermela ancora più simpatica :-D
Bando alle ciance, questa è la storia di un'altra donna, Caterina Dolfin, ambientata alla fine del 1700 nella Repubblica di Venezia. Siamo proprio verso la fine della Serenissima, sono questi gli ultimi anni della gloriosa repubblica marinara.
Caterina è una donna illuminata, bellissima e colta, che ama leggere libri proibiti dei filosofi francesi contemporanei.
Neanche un matrimonio combinato dalla madre per assicurarle una posizione in società riuscirà a domarla, infatti diventerà l'amante di Andrea Tron, ambasciatore della Serenissima con aspirazioni da Doge.
Riuscirà Caterina ad ottenere l'annullamento del suo matrimonio in quanto contratto contro la sua volontà?
Riuscirà Andrea a diventare Doge nonostante la relazione con questa donna che tutta la società veneziana disprezza e spesso invidia?
Riusciranno Caterina ed Andrea a vivere il loro amore senza lasciarsi condizionare dalle trame e dalle malelingue di tutta Venezia?
Invito tutte le amiche del venerdì del libro a scoprirlo leggendo questo romanzo.
Beh, confesso di fare anch'io abuso di cioccolato fondente, e quindi questo fatto non poteva che rendermela ancora più simpatica :-D
Bando alle ciance, questa è la storia di un'altra donna, Caterina Dolfin, ambientata alla fine del 1700 nella Repubblica di Venezia. Siamo proprio verso la fine della Serenissima, sono questi gli ultimi anni della gloriosa repubblica marinara.
Caterina è una donna illuminata, bellissima e colta, che ama leggere libri proibiti dei filosofi francesi contemporanei.
Neanche un matrimonio combinato dalla madre per assicurarle una posizione in società riuscirà a domarla, infatti diventerà l'amante di Andrea Tron, ambasciatore della Serenissima con aspirazioni da Doge.
Riuscirà Caterina ad ottenere l'annullamento del suo matrimonio in quanto contratto contro la sua volontà?
Riuscirà Andrea a diventare Doge nonostante la relazione con questa donna che tutta la società veneziana disprezza e spesso invidia?
Riusciranno Caterina ed Andrea a vivere il loro amore senza lasciarsi condizionare dalle trame e dalle malelingue di tutta Venezia?
Invito tutte le amiche del venerdì del libro a scoprirlo leggendo questo romanzo.
lunedì 3 giugno 2013
Stuporone!
Ma la faccia che hanno fatto i coccodrilli - primini di Granburrone - e la seconda, sempre di Granburrone, quando ho detto loro che per compito delle vacanze volevo che leggessero almeno il primo volume della saga di Harry Potter...ovviamente in italiano.
Teddy ha chiesto se andava bene lo stesso il film.
Ciop ha detto ma quello grande così (avvicinando pollice e indice per mostrare lo spessore), un libro intero!!!!
Cip, il gemello, probabilmente sta ancora elaborando...quando capisce si dispera pure lui.
Brigitta aveva lo sguardo terrorizzato da oddddiiio, dovrò passare le intere vacanze a leggere (in effetti, nel suo caso c'è del vero).
...
Ah, UNO ha detto che l'ha già letto.
Continuiamo così, facciamoci del male.
Teddy ha chiesto se andava bene lo stesso il film.
Ciop ha detto ma quello grande così (avvicinando pollice e indice per mostrare lo spessore), un libro intero!!!!
Cip, il gemello, probabilmente sta ancora elaborando...quando capisce si dispera pure lui.
Brigitta aveva lo sguardo terrorizzato da oddddiiio, dovrò passare le intere vacanze a leggere (in effetti, nel suo caso c'è del vero).
...
Ah, UNO ha detto che l'ha già letto.
Continuiamo così, facciamoci del male.