Suor Maria Veronica si alzò dal giaciglio e aprì la piccola imposta della cella. L'alba tingeva di rosa un cielo limpido e terso che annunciava un'altra giornata tiepida, sebbene fosse novembre inoltrato. Sorrise, grata a Dio per averla fatta nascere a Palermo.Comincia così La Sposa Normanna, un bel romanzo storico, consigliatomi da Palmy, che parla di Costanza d'Altavilla, madre di Federico II di Svevia.
Siamo in Sicilia, nel 1185 e Costanza si trova in convento, dove vive serenamente e felicemente nella sua terra. Purtroppo, essendo l'unica donna della famiglia ancora in grado di procreare, anche se non più giovanissima - per quei tempi -, viene venduta ad Enrico, figlio dell'Imperatore Federico Barbarossa. Uso il temine "venduta" volutamente, per sottolineare la barbarie di queste usanze, che comunque erano considerate perfettamente normali :-/
Enrico era un ragazzo di 19 anni che considerava la sua sposa una vecchia, che sapeva a malapena leggere e scrivere ed era considerato "rozzo, arrogante e refrattario alle cure del corpo come a quelle della mente".
Di tutt'altro genere, invece, la figura di Costanza, che conquista subito le simpatie del lettore.
Gualtieri di Palearia ricorda molto il Cardinale Wolsey di Enrico VIII, il cattivo della situazione.
Io non conoscevo la storia di Costanza, quindi ho letto con interesse questo romanzo, perché comunque mi piace fantasticare sui personaggi del passato, soprattutto se si tratta di persone speciali e che hanno lasciato un segno, e nonostante le parti romanzate, si coglie che Costanza era una donna, diciamo così, di un certo spessore!
Un libro che si legge in fretta, perché non è molto lungo ma soprattutto perché non si fa mettere giù fino a che non si è finito.
Anche a me piacciono i libri "biografici". C'è stato un periodo che leggevo solo quelli!
RispondiEliminaBuon we!
Molto interessante, come già dissi a Palmy. Anche io ho passato un lunga fase biografica (mediata dal grande Irving Stone). Ma potrei riprendere il vizio, potrei!
RispondiEliminaLa mia fase biografica deve ancora arrivare!
RispondiEliminaAttualmente sono arenata sulla biografia di Montaigne, la finirò ma preferisco di gran lunga i romanzi.
L'ho letto, due anni fa: mi è piaciuto molto. Bella scelta :-)
RispondiEliminaNon dimenticate, però che è un romanzo storico, quindi molto più leggero di una biografia, e anche più scorrevole. Finora l'unica (auto)biografia che mi sono divertita a leggere è quella di Carlo Goldoni, e con la guida di un bravo prof. di storia del teatro e dello spettacolo. Altrimenti il genere è piuttosto ostico!
RispondiEliminaio mi devo vergognare, perchè avro visto la tomba di federico II mille volte (sta in cattedrale a palermo) ma non ho mai letto niente del genere.Mea culpa.
RispondiElimina@mammadifretta: coraggio allora!
RispondiEliminaEssendo la seconda recensione di questo libro che viene fatta da amiche del VdL dovrò segnarmelo per forza, no?
RispondiEliminaCiao!!!
@maris: direi di sì! Non te ne pentirai :-)
RispondiEliminaciao a tutte. Navigando sul web mi sono imbattuta nel vostro forum. Sono l'autrice del libro La Sposa Normanna e volevo solo assicurarvi che nel libro non c'è nulla di inventato. L'infanzia di Federico II è stata proprio come io la descrivo, tra il popolo di Palermo. Io stessa ne sono rimasta molto stupita. Grazie per la vostra attenzione verso il mio romanzo. Un saluto a tutte. Carla
RispondiElimina@carla:ti ringrazio per il tuo intervento, che mi fa molto piacere. In effetti non ho usato un'espressione giusta quando ho detto che non è verosimile, so che i fatti raccontati sono realmente accaduti. Ho solo cercato di sottolineare che a differenza di un resoconto puramente storico che può risultare arido o noioso, qui c'è tutto un mondo dei sentimenti e dei pensieri dei protagonisti che lo rendono vivo, interessante e "romanzesco"
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