Siamo quasi agli sgoccioli della vacanza irlandese, speriamo non sia stato un periodo troppo piovoso, anche se Il cielo d'Irlanda, colonna sonora del nostro viaggio - assieme ai Pogues, gli U2, Sinead O'Connor e chi più ne ha più ne metta - ci ricorda che è proprio quello il bello di questi posti.
Siamo giunti anche all'ultimo volume della trilogia
Agnes ha 47 anni ed è già diventata nonna. Mark è diventato papà per primo, suo figlio si chiama Aaron, e Agnes all'inizio capisce "arrow", cioè freccia, il che dà luogo a divertenti commenti ed equivoci, stile Agnes.
Tutti i figli lasciano il nido e trovano la loro strada, alcuni avranno un destino piuttosto tragico.
L'elemento magico di questo volume riguarda Dermot, che dopo una vita piuttosto dura e tragica, riesce a riscattarsi in modo piuttosto inaspettato.
Intanto Agnes, una volta sistemati tutti i suoi figli, a volte con successo, in altri casi meno, sembra esaurire la sua "funzione", e ci lascia per andare a raggiungere la sua amica Marion, che ci ha lasciato già nel primo volume con grande dolore della sua amica Agnes e di suo marito Tommo.
Agnes ha vissuto una vita piena, ricca di avvenimenti e tutto sommato felice.
Ora non resta che leggere l'ultimo romanzo di Agnes Browne che non fa parte della trilogia ed è stato scritto dopo, ma che parla dell'infanzia e giovinezza. Alla prossima settimana con un'altra recensione per il venerdì del libro di homemademamma.
Grazie per questo viaggio nella serie di Agnes Browne, cara. Credo che mi toccherà iniziare, prima o poi, perché le tue parole mi hanno molto tentato.
RispondiElimina