E' quindi naturale che Earendil sia il personaggio più importante della mitologia di Tolkien, quello destinato a salvare Elfi e Uomini.
Anche questa volta Tolkien fa riferimento ad una versione molto più lunga e particolareggiata della storia: il Lai di Earendil, ma questo Lai non è mai stato scritto, perciò tutto quello che sappiamo di questo personaggio è qui nel Silmarillion.
La storia di Earendil è il punto centrale, è da dove è partito Tolkien, quello che è successo prima - che noi abbiamo appena letto - è stato scritto successivamente per fare da background a questo momento topico.
Earendil non sapeva stare fermo, e con la sua nave viaggiava in cerca di Tuor e Idril, mentre Elwing lo aspettava a casa.
Mentre era via, i figli di Feanor vengono a sapere che Elwing dimora alle bocche del fiume Sirion ed è ancora in possesso del Silmaril. Il giuramento li tormenta, quindi attaccano i loro fratelli ed ha luogo l'ultimo e il più crudele massacro di Elfi a opera di Elfi; e fu quello il terzo dei grandi mali frutto del maledetto giuramento.
Dei figli di Feanor, Amrod e Amras rimangono uccisi, rimangono solo Maedhros e Maglor. Elros ed Elrond vengono fatti prigionieri, ed Elwing, con il Silmaril che le ornava il petto, si getta in mare.
Ulmo trae Elwing dalle onde, le dà l'aspetto di un grande uccello, e lei vola fino alla nave di Earendil con il Silmaril.
I due proseguono il loro viaggio insieme, pensando che i loro figli Elros ed Elrond siano perduti, e fanno rotta per Valinor.
Arrivati sulle spiagge immortali, Earendil prosegue da solo.
Quando arriva nel Reame Beato trova tutto deserto, proprio come Morgoth e Ungoliant tanto tempo prima, era arrivato in un momento di celebrazioni.
Proprio quando sta per tornare indietro la voce di Eonwe lo apostrofa
Salute, Earendil, il più famoso di tutti i marinai, l'atteso che giunge inaspettatamente, il desiderato che arriva al di là di ogni speranza! Earendil, portatore di luce più antica del Sole e della Luna! Splendore dei Figli della Terra, stella nelle tenebre, gemma nel tramonto, radianza del mattino!
Earendil non tornò mai più nelle terre degli Uomini, ma ottenne il perdono per Elfi e Uomini. I Mezzelfi ottengono la facoltà di scegliere il loro destino, cioè se essere giudicati come i Primogeniti o come gli Uomini.
Fu così che il Silmaril rimase a Valinor, volando con Elwing nel cielo.
Nel frattempo Morgoth se ne stava rintanato e tranquillo, non immaginando che avrebbero osato attaccarlo.
Morgoth non riesce a comprendere i Valar e il loro perdono, perché non ne è capace.
In questo aspetto Morgoth ricorda un altro grande cattivo moderno: Voldemort. La debolezza di questi personaggi è non riuscire a comprendere il potere dell'amore e quindi sottovalutarlo. Entrambi sono personaggi molto dotati e forti, ma in Tolkien sono gli umili che salvano il mondo.
Questa ultima battaglia della Prima Era è detta Grande Battaglia o Guerra dell'Ira. Tutta la potenza delle creature asservite a Morgoth non può niente contro la potenza dei Valar. La corona ferrea diventa un collare, per sottolineare che Morgoth è prigioniero delle sue azioni.
Eonwe prende i Silmaril e la Terra di Mezzo viene devastata. Morgoth viene scaraventato fuori dalle Mura del mondo, nel vuoto atemporale.
Maedhros e Maglor tornano alla carica e chiedono di avere i due Silmaril rimasti. Eonwe risponde che il loro diritto è decaduto a causa delle molte e spietate malefatte che avevano commesso perché accecati dal loro giuramento.
Ovviamente non se ne danno per inteso e li rubano, dopo aver trucidato i guardiani, per aggiungere misfatto a misfatto, ma la gemma bruciò la mano di Meadhros con dolore insopportabile, tanto che si getta in una voragine infuocata e il Silmaril fu accolto nel seno della terra.
Neanche Maglor riesce a sopportare il dolore, e alla fine lo gettò nel mare.
Ed ecco la fine dei Silmaril: uno in cielo, uno nelle profondità della terra e uno nelle profondità del mare.
I Vanyar tornarono a Valinor, gli Elfi del Beleriand andarono in Tol Eressea, l'Isola che guarda sia a Occidente che a Oriente.
Cìrdan il Carpentiere e Celeborne Galadriel rimasero nella Terra-di-Mezzo, come Gil-galad e Elrond Mezzelfo. Suo fratello Elros invece preferì dimorare con gli Uomini.
E con questo il Silmarillion propriamente detto è finito, e i tre Silmaril sono equamente distribuiti tra terra, acqua e aria, dopo avere compiuto un ennesima opera di distruzione. Quello conquistato da Beren e Luthien però è in un certo senso "rimasto in famiglia" ed è l'unico di cui gli abitanti della terra continueranno a godere. Earendil però sarà stato anche buono e bravo, prediletto dai Valar e tutto quanto, ma alla fine non mi sembra che gli sia stata assegnata una sorte delle migliori. Se non altro gli rimane la moglie, ed è già qualcosa, ma il loro destino è quello di un viaggio eterno.
RispondiEliminaLa loro però rimane una delle storie più affascinanti.
Sulla fine del Silmarillion penso che siano stati istituiti dei gruppi di autoaiuto dei Silmarillionaires...lutto stretto. Per fortuna ci sono ancora un paio di capitoli. E sull'Akallabeth ci sono ben tre podcast da due ore ciascuno...mi ci vorrà un po'!
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