lunedì 14 settembre 2015

Anno zero

È il primo giorno di scuola, e mentre immagino le mie colleghe e colleghi alle prese con gli allievi - alcuni vecchi e alcuni nuovi - io sono a casa.
Ho svegliato Charlie Brown per fargli prendere il mezzo che lo avrebbe portato al primo giorno di Prima Liceo Classico; e un po' più tardi ho accompagnato Calvin a Scuolabella per il suo primo giorno di Prima media.
Poi sono tornata a casa a preparare il cibo per il pranzo e per la cena.
Qualcosa non quadra, vero?
Considerando che il lunedì non è il mio giorno libero ....e il mio primo giorno di scuola?!?
Non sarà oggi, perché quest'anno ho scelto una scuola un po' particolare, dalla quale credo e spero uscirò arricchita di esperienze e con una visione del mondo più allargata e completa.
In effetti è una scuola per adulti, dove le lezioni si svolgeranno prevalentemente di pomeriggio/sera. Adulti e ragazzi che vogliono prendere la licenza media che per una serie di casi della vita non l'hanno ottenuta all'età deputata.
Studenti lavoratori che ne hanno bisogno per fare un determinato lavoro e - stragrande maggioranza dei casi - elementi problematici che la scuola diurna ha rifiutato, stranieri, rifugiati, ospiti di comunità più o meno "libere".
Ecco, tutto questo giro di parole poteva essere detto con una sigla, ma io non la voglio usare....tanto si capisce lo stesso, vero?
Mi piacerebbe raccontare questo mio anno scolastico attraverso le storie, che saranno particolarissime, dei miei allievi. 
Oggi pomeriggio comincia la fase accoglienza con delle interviste a coloro che si sono iscritti, e intanto continuano le iscrizioni, che qui non si finiscono mai.
Per le lezioni vere e proprie, se ne parla ad ottobre.

domenica 13 settembre 2015

La saga più trendy

Dopo aver letto tutti e dodici i volumi del Trono di Spade posso azzardarmi a dire quello che penso.
Considerando il fatto che anni fa, in tempi non sospetti* ho avuto un primo approccio, e questo primo approccio è risultato fallimentare, partivo già un po' prevenuta. Ma non totalmente. Pensavo che meritasse un altro tentativo, tanto da aver investito buona parte dei mesi di luglio e agosto in questa impresa. 
Sono felice di esserci riuscita, ma il mio giudizio è ancora un "ni".
La scena copre diversi luoghi nello stesso arco temporale, quindi ogni capitolo è intitolato con il nome del personaggio di cui si racconta il punto di vista. La scelta è giusta, perché così si ha una visione su tutto quello che succede. Il problema è che alcuni personaggi e le loro vicende risultano estremamente noiosi. La mia impressione è che l'autore si dilunghi eccessivamente su particolari e luoghi che magari risulteranno fondamentali più avanti, ma questo "più avanti" non arriva mai. 
E qui si va al cuore del problema, secondo me. L'opera non è finita. Quindi non vengono tirate le fila e gli elementi rimangono così, un po' sospesi.
Questo è il tema più ricorrente tra le lamentele dei lettori: "Oh Martin, quando ti decidi a scrivere il finale?".
Si è parlato di mancanza di idee, di ispirazione. Ma non potrebbe essere invece un'altra la ragione? Io me la sono spiegata così: Martin ha iniziato a scrivere, e a pubblicare, una cosa che ha avuto un certo successo. Tanto da attirare anche le produzioni televisive. Ma le produzioni televisive hanno delle "regole" diverse rispetto all'opera letteraria.
Il target, il bisogno di tenere lo spettatore sulla corda, la necessità di colpi di scena.
La sensazione è che Martin sia rimasto vittima di questo meccanismo infernale e che non voglia più uscirne, perché tutto sommato piuttosto remunerativo.
Quest'ultimo aspetto si collega anche al dibattito Martin contro Tolkien divampato sul web recentemente.
Dando per assodato che Martin ammira Tolkien e si ispira anche alla sua opera, e che il suo commento sulle "mancanze" di Tolkien per quanto riguarda i governi dei regni della Terra di Mezzo non voleva assolutamente essere polemico, trovo che le sue mancanze siano tante e tali per cui poteva evitare. Anche perché, mentre Tolkien semplicemente sceglie di parlare di alcuni aspetti e tralasciarne altri che magari non considerava interessanti, Martin non arriva a tirare le somme e a dare un significato ad un tot di vicende...e sarà che non è finita, ma non bisogna dimenticare che sono 12 volumi e non si vede l'ombra di una soluzione.

* prima che l'opera fosse sulla bocca di tutti, cioè prima che ne venisse tratta una serie TV

mercoledì 9 settembre 2015

La fine

ovvero
Di come le notti - pressoché insonni - portino consiglio, ma anche di come a volte le botte di culo risolvano le situazioni in maniera inaspettata.

Lunedí mattina, dopo aver rimuginato* per ben due notti, la mia (provata) mente ha partorito il seguente piano: vado a Mordor e cerco di parlare con la Vice-Bugblatta, che adesso è la Vice-Senza-Bugblatta, e vedo se è più ragionevole.
Mi presento di buon ora, quando so che le maestre cominciano le loro attività, e in effetti ci sono tutte, nei pressi della segreteria. Mi salutano, si interessano della mia sorte, qualcuna mi rassicura e una addirittura mi dice "ma sai che forse ti è andata meglio?" :-)
Tra loro c'è anche Vice-senza-Bugblatta e le chiedo un minuto del suo tempo.
Lei fa la faccia di una che il minuto non ce l'avrebbe, ma io mi dichiaro pronta ad attendere. Ed è in quel momento che esce dalla segreteria Presidenuovo. Ma come? Non doveva arrivare venerdì? Ha fatto un'improvvisata!
A questo punto mi metto in coda e parlo direttamente con lui. Presidenuovo, gentilissimo, mi dice che non c'è nessun problema, il nulla osta lo può firmare anche la Vice-senza-Bugblatta, che a questo punto è la Vice-Presidenuovo, tanto è solo una formalità.
Ritorno dalla Vice-Presidenuovo e glielo dico.
Va bene, te lo faccio subito.
Caspita! Non mi aspettavo fosse COSÌ veloce!!!
Entriamo in ufficio da Viscidina e le dice di preparare il nulla osta.
"SUBITO?????" Strilla Viscidina, "ma io adesso sto facendo un'altra cosa urgentissima!!!!"
Viscidina sta sempre facendo una cosa urgentissima. Ma mentre non esita a rispondere maleducatamente a me, non osa con la Vice-Presidenuovo. Con lei va in modalitá Sono oberata di lavoro-devo fare tutto io, ma intanto fa.
Praticamente dieci minuti dopo io esco dai cancelli di Mordor vittoriosa, con Viscidina schiumante rabbia.
Il buon umore mi ha accompagnato tutto il giorno...in fondo basta così poco per farmi felice!



 *leggi: passato la notte a progettare la migliore strategia di azione tralasciando la trascurabile occupazione di dormire il sonno del giusto.

domenica 6 settembre 2015

Scuolabella

Per la Teoria del Caos e l'effetto farfalla, il terremoto di cui sopra non poteva non avere ripercussioni anche sul resto della famiglia.
Punto primo, a causa mia non si sono fatte vacanze, o meglio, non si sono fatti viaggi eccetto tre giorni in mezzo ai vigneti e ai buoni vini a fine agosto.
Punto secondo, il livello di tensione accumulato mi ha reso una cattiva compagnia. Sempre carica come una molla pronta a scattare; situazione che Marito ha gestito in modo ammirevole dimostrando la pazienza di Giobbe.
Punto terzo, materialmente l'asse di azione della famiglia si è spostato verso Città Tentacolare. Marito già da un anno percorre quella strada tutte le mattine per andare al lavoro e andando addirittura oltre; Charlie Brown frequenta il liceo della città; la mia sede si trova a pochi passi dal liceo; rimaneva solo Calvin iscritto a Gondor, con l'unico supporto di Nonnanovantenne, che seppur validissimo non vogliamo utilizzare troppo e senza un piano B.
Prevedendo che questo sarebbe stato un anno di cambiamento per le immissioni in ruolo (sigh) avevo lasciato aperto uno spiraglio. Non ho ordinato i libri per Calvin perché you never know. E infatti, il you never know si è realizzato.
A metà strada tra Gondor e Città Tentacolare si trova Scuolabella. Un rapido sguardo al sito e al P.O.F. mi convincono ad approfondire la questione. Evidentemente gli anni (almeno 7) di reggenze scriteriate di cui gli ultimi tre con la Bugblatta, si fanno sentire. Non bastano la buona volontà e le iniziative dei singoli, soprattutto se la buona volontà e il merito sono visti con fastidio. Il risultato è un'offerta formativa deludente, che salta all'occhio nel confronto con altre realtà. Certo, ti girano un po' i santissimi se hai lavorato in questa scuola e ci hai creduto fino all'ultimo. Ma i divorzi non sempre possono essere tranquilli e civili. Il nostro non lo è.
Dopo aver chiesto pareri a colleghe che ci lavorano, e dopo aver parlato con chi di dovere, la decisione è presa: Calvin andrà a Scuolabella. Dovrà prendere una corriera e affrontare una mezz'ora di viaggio contro i pochi minuti per raggiungere Gondor) e cambierà compagni e ambiente.
L'ha presa bene, altrimenti non avrei proceduto in barba all'offerta formativa e al corpo insegnante...spero tanto di pensarla così anche tra un mese!!!!
Telefono a Mordor in segreteria per chiedere come fare per il nulla osta. E' sabato mattina. Entrambe le impiegate, Medusa e Viscidina, che conosco da vent'anni, mi chiedono premurose (e false) se sto lavorando e dove. Quando dico il motivo della telefonata Viscidina mi spiega cosa fare e mi dice che posso consegnare la richiesta lunedì tra le 12.30 e le 14.00 perché loro devono fare i contratti (mah!). Poi mi dice che non può farmelo prima di venerdì perché fino a quel giorno il Preside non arriva in sede, il sostituto della Bugblatta che è un altro reggente e che io non conosco. Cosa posso dire? Va bene. Allora mi chiamate voi quando è pronto? NOOOOO, assolutamente!
Ora io mi chiedo se sia normale che si faccia aspettare una settimana per un nulla osta perché non c'è nessuno che lo firma (vicepreside cosa ci sta a fare?).
Considerando che venerdì io sarò al lavoro in orario di segreteria, lo potrò ritirare solo sabato mattina e poi mi dovrò scapicollare a Scuolabella a fare l'iscrizione in tempo utile per l'inizio della scuola. Questo se tutto va liscio come l'olio (praticamente impossibile!).
Ma per quanti ostacoli e scuse Viscidina si inventi, arriverà il giorno in cui potrò allontanarmi dall'aria mefitica di Mordor e da insegnante (done that!) e da genitore (working on it!).

giovedì 3 settembre 2015

schifoSCHIFOSCHIFISSIMO

Che tra me e la Bugblatta non corresse buon sangue è pacifico. Tuttavia la luce in fondo al tunnel era ben visibile: il primo settembre avrebbe visto "la tanto agognata pensione", e nel frattempo arrivava anche quella buona, di scuola.
Insomma, c'erano tutte le premesse per un happy ending con tanto di "e vissero felici e contenti".
Ma come nella migliore tradizione di ogni romanzo che si rispetti, ci voleva una complicazione prima del denouement.
In effetti io pensavo che di intrecci ce ne fossero stati in abbondanza.* Oh! Se mi sbagliavo!
Intanto, dato che Quel Ragazzo aveva promesso di svuotare le graduatorie in questa torrida estate, a monte tutti i progetti, le idee per un'eventuale vacanza, per poi scoprire che il tutto si sarebbe svolto dalla seconda metà di agosto in poi.
E dirlo prima, no?
Marito nell'incertezza non ha chiesto le ferie per tempo, quindi ha dovuto lavorare tutta l'estate. Quindi si è passata un'estate di merda in attesa di una chiamata che non c'è stata né nella fase zero, né nella a e né nella b. Perfetto!**
In più tra la fase a e la b ci sono state le nomine annuali, che da quella sciocca e ingenua che sono, credevo di non dovere più affrontare. Ed è lì che si è realizzato il diabolico piano del cattivo: la Bugblatta!!!!

Gente, è ora di mettere a letto i bambini, perché quello che segue contiene le più turpi nefandezze.

A parte la giostra delle nomine col suo carico di emozioni negative che si porta dietro, da quel punto di vista ero relativamente tranquilla, anzi, anche senza il relativamente: tra le prime a scegliere e con la certezza del mio solito posto un po' a Granburrone e un po' a Gondor. Il problema è che al momento delle assegnazioni figuravano solo sei ore a Granburrone e sei ore a Gondor, altre sei ore le avrei prese più tardi dal preside, completando così l'orario, come tutti gli anni.
Figurando però sei ore a plesso, non erano di competenza del provveditore, ma del preside. A meno che la scuola non chiedesse l'accorpamento. Ecco, la scuola non l'ha fatto.
Perché? Non ci hanno pensato?
Che ingenua! (Ancora)
La stessa situazione si proponeva per un'altra materia su una cattedra da anni occupata dalla stessa precaria, e per lei non solo ci hanno pensato, ma hanno anche chiamato a casa per dirle "guarda che ci sono tot ore per te, le prendi?".
Sì, le ha prese.
Nel frattempo io sceglievo un altro mondo.
Aspetti positivi: centro-centrissimo. Cattedra intera. Tutto nuovo.
Aspetti negativi: tutto nuovo (lo so che c'è anche sopra). Amarezza e delusione per come sono andate le cose.
A questo punto la storia finisce, e come sempre, gli eventuali svegli lettori non mancherebbero di farmi notare se fossero qui con me ora, è evidente che manca il lieto fine. E lo so. Il lieto fine non c'è. Forse è una storia triste.

*Anche perché non proprio tutto riesco a riportare su questo blog. Anzi, per dirla tutta, per svariati mesi - come i più attenti di voi avranno notato - sono praticamente svenuta, per non dire morta, scomparsa dal web.
**Ovviamente la mia posizione in graduatoria era oggettivamente buona. Tanto che ad ogni fase i colleghi mi chiamavano non chiedendo "Ti hanno chiamato?", ma dicendo "Allora? Dove ti hanno mandato?"