è il nome "pellerossa" che mi è venuto in mente per un allievo di PrimoMattina.
La prima volta che si è presentato è arrivato nell'aula col fiato corto: le otto rampe di scale da fare a piedi per raggiungere la nostra scuoletta relegata al quarto piano l'hanno messo a dura prova. Perché montagna-che-cammina è 190 centimetri di altezza per 120 chili di peso per 16 anni di età.
Al primo colloquio racconta il suo percorso - a ostacoli - scolastico...ho fatto due volte la prima, due volte la seconda, sono stato bocciato in terza ed eccomi qui! Perché vede, prof., io non riesco a concentrarmi, non riesco a stare fermo...
Cosa ti piace fare montagna-che-cammina?
Sono appassionato di softair...
Cos'è?
Me lo spiega, e io penso questo è tutto matto.
Poi comincia la scuola, montagna-che-cammina è sempre presente, e non passa inosservato. Fa tutto quello che non si può fare, tipo aprire le finestre con il foglio di carta "scocciato" con l'avviso NON APRIRE-PERICOLO!, fumare in bagno, usare il cellulare e mangiare in classe.
E' amico di tutti e si fa pure la ragazza il secondo giorno di scuola.
Svaligia regolarmente il distributore di merendine e tra una lezione e l'altra si sostenta a pacchetti di patatine (almeno due) e coca cola.
E' un vulcano in eruzione continua, anche se non ascolta risponde a tutte le domande della prof, mentre gli altri sono tutti concentrati e cercano furiosamente la soluzione di quello che appare loro un vero enigma. Ma non provate a metterlo davanti ad un foglio con un esercizio perché non riesce a capire cosa deve fare.
Montagna-che-cammina, quando non ci sta più dentro, chiede un time-out per fumare. E adesso che è stato redarguito per aver fumato in bagno si fa i quattro piani di scale.
Ovviamente si è fatto amico della bidella che gli manda giù l'ascensore in teoria proibitissimo per gli studenti.
Anche noi prof facciamo le scale a piedi.
E' già la terza volta che quando montagna-che-cammina mi chiede il time-out-siga io gli faccio notare che mancano solo 10 o 15 minuti alla fine della lezione e che non vale la pena farsi le scale un'altra volta. E lui "Ma davvero? Ma perché le ore di inglese passano così velocemente?"
Musica per le mie orecchie.
Quindi un giorno gli dico, ma dai montagna-che-cammina, lascia perdere le sigarette...e lui mi risponde "ma scusi prof, se non fumo e mi metto a dieta campo fino a cent'anni, ma triste. Invece così campo cinquant'anni ma felice!!
Ne riparliamo quando ne avrai quaranta montagna-che-cammina...
Ad ogni modo, nonostante le pessime premesse e le aspettative catastrofiche sulla gestione di questa mina vagante, devo dire che montagna-che-cammina è un tipo simpatico. Non so se riuscirò a cavare qualcosa da lui, ma sarà una bella sfida. Male che vada ci faremo una pizza (io margherita, lui patatosa), perché non sembra proprio il tipo da portare rancore!!!
Elemento interessante, senza dubbio. E anche esasperante alle lunghe.
RispondiEliminaOppure no?
@murasaki: più che esasperante diciamo che ti tiene su di giri: penso sempre cosa farà adesso? Il brivido dell'imprevedibilità. Ma per adesso i rapporti sono buoni...tiene la classe allegra ;-)
RispondiEliminaChe tipo. bel tipo, però.
RispondiElimina@noise: purtroppo questo è uno di quei casi dove bisognerebbe prendere a legnate i genitori...oggi non era in classe perchè gli ho detto che gli avrei dato dei crediti in inglese (perché riconoscevo che aveva già delle competenze) e lui, supportato dal padre ha subito interpretato come non è necessario che frequenti....poveri noi!
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