venerdì 9 marzo 2012

La mia famiglia ed altri animali

L'ora di alternativa alla religione cattolica, affidata a me per la classe prima, dove ci sono ben 9 alternativi, andava riempita in modo costruttivo, perché l'opzione "studio individuale" scelto dai pargoli, presentava qualche difficoltà di gestione. In pratica nessuno combinava niente di serio o riusciva a studiare o a fare dei compiti.
Quindi ho preso in mano la situazione ed ho proposto la lettura di un libro. 
Così, senza secondi fini (tipo relazione scritta, scheda, commenti obbligatori), giusto il piacere della lettura. In questo caso il piacere dell'ascolto, perché io leggo e loro, appunto, ascoltano.


Come primo libro ho scelto un classico: "David Copperfield" di Charles Dickens, che abbiamo pianin pianino letto tutto.
Ed ora, da una settimana, ho cominciato un nuovo libro: Gerald Durrel, La mia famiglia e altri animali
La mia famiglia e altri animali (Gli Adelphi)
un libro che anni fa, uno dei miei primi anni di insegnamento, quando facevo l'insegnante di sostegno part time, l'insegnante di italiano di classe leggeva ai ragazzi (così come sto facendo io).


Durrel è uno zoologo, che da ragazzino, a dieci anni per la precisone, si reca in Grecia, sull'isola di Corfù con la sua famiglia, composta da madre, due fratelli, una sorella e un cane.


Il romanzo inizia in Inghilterra in una grigia e fredda giornata e l'improvvisa idea di andare in un posto caldo. E così: pronti, via! Comincia l'avventura di questo ragazzino con la sua straordinaria famiglia.


Il libro è un divertente ritratto degli eccentrici personaggi della famiglia e non, e anche il resoconto di un'esperienza magica per un bambino appassionato di natura ed animali come Gerald.


Una proposta per grandi e piccini per il venerdì del libro della homemademamma.



15 commenti:

  1. E' uno dei libri che maggiormente mi ha fatto sbellicare dalle risate in vita mia. L'ho fatto leggere all'Onda, tanti anni fa.

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  2. Sono felice che anche tu l'abbia sperimentato ed amato, vuol dire che il libro merita.
    Noi abbiamo appena cominciato a leggerlo e il personaggio di Spiro li sta tenendo belli allegri!!

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  3. E' uno dei miei libri mitici letti da bambina/ragazzina, ho amato le avventure del protagonista e della sua famiglia, ho riso ma ho anche imparato tanto leggendolo e forse, nel subconscio, mi ha pure aiutato a scegliere la mia facoltà universitaria.

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  4. Le tue proposte per i tuoi ragazzini sono entrambe magnifiche, complimenti! La mia famiglia ed altri animali è un libro della mia gioventù cui sono legati molti bellissimi ricordi.
    Michela

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  5. L'ho letto tantissimi anni fa! Mi era piaciuto molto e brava! Finalmente un'insegnante con la testa e col cuore... speriamo che anche alice abbia la fortuna di incontrare tanti insegnanti saggi come te!

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  6. Grazie a tutte dei commenti, siete molto gentili.

    @Monica: il tuo commento mi commuove. La soddisfazione principale dell'insegnante sono i riscontri con le famiglie e i ragazzi che ti ritrovano dopo anni e ti ringraziano... spero di essere all'altezza!!!

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  7. Sei la seconda persona che recensisce questo libro per la rubrica del venerdì del libro, sai? E anche tu ne parli in modo positico...quindi sono ancora più felice di aver comprato proprio pochi giorni fa su Amazon questo romanzo che leggerò a breve :-)
    Ciao!

    PS: concordo con Monica...ce ne fossero insegnanti che mettono impegno, intelligenza e sentimento nel loro lavoro! specie poi se sono insegnanti di sostegno...io ho la mia bimba al secondo anno di scuola dell'infanzia, ha un disturbo pervasivo dello sviluppo e l'anno scorso l'insegnante di sotegno era praticamente inutile, buona e cara ma senza alcuna preparazione nè spirito di iniziativa...quest'anno va meglio, per fortuna, ma ci sarebbe tanto da dire in proposito...

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  8. Ops! Non sapevo di essere stata anticipata!

    Gli insegnanti di sostegno... tasto dolentissimo...

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    1. Non temere, capita spesso che a distanza di tempo ci siano recensioni di libri già recensiti da altre partecipanti! ma è bello così, perchè in questo modo si hanno altri pareri, no? infatti quando avrò letto questo romanzo di Durrell anche io lo recensirò e dirò la mia in proposito!

      Gli insegnanti di sostegno, si...tasto davvero dolente, spesso un'occasione mancata per aiutare i bimbi e ragazzi con problemi. Che vuoi farci, siamo in Italia!

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  9. Mi è del tutto nuovo, questo libro. Ne prendo nota.

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  10. Ciao,
    anche io ricordo l'altra recensione e la penso come MAris, sicuramente è un modo per segnalare un bel libro, quando vedo più recensioni positive (e quanti commenti altrettanto entusiasti) questo mi spinge quando sono indecisa a metterlo in wish list, come farò ora :) Grazie!

    Sono contenta che ci siano tanti insegnanti così motivati tra i blogger del VdL, fa ben sperare :) ciao!

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  11. Pensa un po' io lo sto leggendo spinta dalla recensione precedente. Però non mi sta entusiasmando molto, mi piace la storia, divertenti i personaggi, ma trovo lo stile un po' troppo ricco di descrizione per i miei gusti. Ormai sono a metà ma mi sto ancora chiedendo due cose:
    come fanno a campare se nessuno lavora
    dove è finito il sig. Durrell
    mi puoi aiutare?

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  12. @mammozza: il padre è morto, si dice proprio all'inizio, quando la madre chiede a Gerry di specificare che è vedova.
    Per quanto riguarda i soldi, non ne sono sicura, ma immagino che a quei tempi con il ricavato della vendita di una casa in Inghilterra avrebbero potuto comprarsi tutta Corfù.
    E poi -sto sempre facendo speculazioni- c'è il fattore culturale. Gli inglesi hanno uno spirito molto più avventuroso di noi, e quando dico avventuroso parlo proprio di salti nel buio che noi italiani non riusciremmo neanche a concepire.
    Ti ho convinta? :-)

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  13. Sono ripiombata qui dopo la recensione di Maris a cui ho scritto circa le stesse cose perchè non sono ripassata a leggere la tua risposta al mio commento (figuraccia). Adesso ho le idee un po' più chiare.
    Ma come dici tu, io faccio parte di quella umanità che fugge e non comprende i salti nel buio.
    :-)

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  14. @mammozza: no, ma infatti, pure io in certe condizioni non starei mai in un paese straniero. Vabbè l'avventura, ma i salti nel buio no! ;-)

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