venerdì 27 luglio 2012

Agnes Browne mamma

Se tutto va bene, mentre voi leggete questo post, che partecipa all'iniziativa di homemademamma, del venerdì, Aliceland e famiglia stanno andando all'aeroporto e stanotte dormiranno in terra irlandese, più precisamente a Dublino. Quindi verrò a trovarvi e risponderò ai vostri commenti più o meno alla metà di agosto ;-)


La scelta del libro di oggi è in tema: vi parlerò del primo volume di una trilogia di Brendan O'Carrol, Agnes Browne mamma
                                                      Agnes Browne mamma

romanzo ambientato alla fine degli anni '60 a Dublino. Protagonista Agnes Browne, una trentaquattrenne dublinese che ha una bancarella di frutta e verdura al mercato. Il libro comincia con la morte di suo marito, Rosso Browne, che la lascia sola con sette figli. Rosso non era proprio un angelo, scommettitore incallito, ubriacone e violento, quindi la sua morte non è interamente una tragedia ;-)


Agnes Browne era in grado di incassare una gran quantità di botte. Ci aveva fatto il callo. Le aveva prese dal padre, le aveva prese a scuola e, com'è ovvio, le aveva prese dal marito, anche se lui gliele dava solo quando pensava di avere un buon motivo.

Altro passaggio tragi-comico, quando l'amica del cuore Marion le chiede se non le manca suo marito, e lei risponde che non le manca proprio per niente, neanche fare l'amore:
"...Non venirmi a dire che non l'hai mai provato?"
"Provato cosa?"
"Lo sai... l'organismo!"
"Mai" dichiarò Agnes spavalda. "E non ci credo che esista"
al che Marion risponde con
Eccome se esiste... Io ce n'ho avuti due... la prima volta due settimane dopo il funerale di Rosso, un venerdì... e l'altro ad agosto!
La conclusione di Agnes è
Be', Rosso Browne, sei proprio uno stronzo. Mi hai lasciata sola con sette orfani, e nemmeno un organismo di cui vantarmi.
In tutti i romanzi di Agnes Browne, nonostante le dure condizioni di vita non mancano mai due cose: l'umorismo e il sogno. In ognuno di questi romanzi c'è la magia di un sogno realizzato, che rende tutto più lieve. Qui c'è la passione di Agnes per Cliff Richard: il più grande desiderio di Agnes è ballare con Cliff Richard, ma quando il cantante viene a Dublino per un concerto, Agnes naturalmente non ha i soldi per comprare il biglietto. Un colpo di fortuna le fa avere i soldi, ma Cliff ha già finito i suoi spettacoli, quindi delusa torna a casa. E qui, nella sua casa del Jarro - turbolento quartiere popolare di Dublino - appare Cliff e la fa ballare, lascio a voi scoprire le circostanze di questo incredibile incontro!

Alla prossima settimana col secondo volume... buona lettura!
Se qualcuno che passa di qui ne ha voglia, può farmi il link al sito di Paola? Thanks!

 
 


 

sabato 21 luglio 2012

Le soluzioni di Calvin

Pranzo a casa Aliceland:
Charlie Brown sta parlando di tutte le meravigliose cose che ha fatto Mazzini per l'Italia e blabla blabla.
Interviene Calvin e dice:
"Ma non poteva salvare anche l'euro?"
                                                            no preview

venerdì 20 luglio 2012

Sognando Jane Austen a Baghdad


Per questo venerdì di luglio, propongo alle amiche del venerdì del libro questo "romanzo epistolare". 




                                                   Sognando Jane Austen a Baghdad


Si tratta in realtà di uno scambio di email realmente avvenuto tra due donne: una inglese e una iraquena.
Bee Rowlatt è una mamma lavoratrice inglese, giornalista con tre figlie piccole; mentre May Witwit è una docente universitaria, sposata ma senza figli, che vive e lavora a Baghdad.
Io sono fan di Jane Austen e quindi il titolo mi ha invogliato a portarmi a  casa questo libro. In realtà di Jane Austen si parla poco, attraverso le mail si seguono le vite e la quotidianità delle due donne, ovviamente molto diverse. May si trova in un paese dilaniato dalla guerra, non è libera di muoversi senza correre rischi, deve stare attenta a cosa insegna alle sue studentesse, inoltre è sposata ad un sunnita, e questo rende la coppia a rischio in qualunque situazione.
Quello che a me ha colpito di più è l'opinione di May su Saddam Hussein. May, e il popolo iraqueno, non sono affatto contenti dell'intervento americano nel loro paese. Saddam era un dittatore, ma riusciva a tenere sotto controllo le frange estremiste che hanno provocato tanti problemi alla popolazione, quindi gli americani non sono affatto visti come i salvatori o i buoni, ma come degli invasori che, in modo molto superficiale, vogliono portare in un paese complesso e che non capiscono il loro modello di governo, facendo solo danni.
Il discorso è ovviamente complesso, potrebbe ricordare quello che dicono anche i "nostri" nostalgici, tuttavia tendo ad essere d'accordo con l'opinione non positiva della politica estera statunitense.
Ad ogni modo, nonostante le differenze, nasce una profonda amicizia tra le due donne. Ovviamente Bee cercherà di aiutare May mandandole denaro quando può e informandosi sulle pratiche occorrenti per fare uscire lei e il marito dal paese. Non è per niente facile, innumerevoli ostacoli, a livello burocratico, economico e pratico metteranno questo progetto alla prova.
Non vi dico se ce la faranno per coloro che non hanno mai sentito parlare del libro e non leggeranno riassunti e recensioni... a me piace così, scoprire da sola come va a finire!

venerdì 13 luglio 2012

zauberillo givowè in gondoleta

Io non vinco mai niente, lotterie, concorsi a premi, concorsi non a premi, giochi da tavolo, giochi di carte, e chi più ne ha più ne metta.
Ecco perché di norma non partecipo neanche, riconoscendo la mia inferiorità quando si tratta di competizione o anche solo culo.
Ma, ma, ma, ogni tanto mi dico: se non ci provi neanche poi non puoi neanche dire che non vinci mai. Ecco che allora in questo fine settimana ho partecipato a qualche garetta... mi manca solo di comprare un "gratta e vinci" e giocare all'enalotto (ma quello non si fa per motivi etici), e poi le ho provate tutte.
Tutto è cominciato ieri sera, quando aprendo la pagina della mia posta elettronica mi appare il solito annuncio che diceva di cliccare lì per vincere un i-Pad. Ora, di questi annunci ne ho visti a milioni, ma non ho mai cliccato per il sacro terrore di cliccare su un link maledetto che poi infesta il pc di virus, ruba le tue informazioni personali, ti lascia col conto in banca azzerato... robette così.
Però, avendomi il marito confessato che ha intenzione di comprarne uno, e conoscendo di persona personalmente, qualcuno che effettivamente ha vinto un i-Pad solo cliccando lì, ho avuto la bella pensata di partecipare... attendo con orrore le conseguenze di questo gesto.


Andiamo avanti, vado a fare un giretto tra i blog per vedere le novità e capito, tramite lei, in questo simpatico blog, dove mi trovo di fronte ad un mitico give away, o givowè, e decido quindi di partecipare... sarei in ritardo, ma apprendo oggi che il termine fissato per ieri è stato prorogato a oggi. Quindi, eccomi, parto:


cosa vorrei fare a Venezia.


Come primo giorno mi farei un giro con vaporetto per vedere l'isola di San  Giorgio, che l'altra volta non siamo riusciti ad andare, e salire sul campanile perché Charlie Brown (figlio primogenito) c'ha la passione dei campanili e delle torri.


Poi passerei le altre giornate a camminare senza meta tra le viuzze e i ponticelli, perdendoci sempre e passando quattro volte per lo stesso posto prima di intuire che abbiamo camminato un'ora senza progredire di un metro.


Almeno metà del tempo, poi, sarebbe dedicata a guardare la "faccia" di tutti i ristorantini per decidere se vale la pena cenare lì. Il pranzo rigorosamente panini o insalate comprate alla coop, seduti su qualche scalino che si affaccia sul canale o, se proprio siamo fortunati, su una panchina!


Sulla casetta zauberilla c'è poco da immaginare, la descrizione è già piuttosto completa, disordinata, spazi ristretti, sia per le dimensioni in sé che per la quantità di cose ivi stipate. Guardare la tv sarebbe un delitto, quando c'è il ponticello sul canaletto o il campo San Luca con i cornetti. Ma spero tanto ci sia un divano comodo per schiantarsi nei rari momenti di calma a leggere un bel libro.


OT: ho già ricevuto quattro email di pubblicità varie... sarà mica che il concorso per vincere l'i-Pad dà i suoi frutti :-(

Il diario di Bridget Jones

COSE DA EVITARE


Bere più di quattordici alcolici la settimana.


Fumare.


Buttar via soldi per: impastatrici, gelatiere o altri marchingegni da cucina che non userò mai; libri di autori illeggibili da mettere in libreria per fare scena; biancheria sexy, inutile in quanto sfidanzata.


Comportarsi in modo sciatto in casa: fingere sempre che qualcuno ti stia osservando.


Spendere più di quel che guadagno.


Perdere il controllo della posta in arrivo.


Cadere vittima di: alcolizzati, stressati del lavoro, allergici alle relazioni serie, gente fidanzata o sposata, misogini, megalomani, maschilisti, cialtroni sentimentali o scrocconi, pervertiti.


Perdere la pazienza con mamma, Una Alcombury o Perpetua.


Prendersela per gli uomini: meglio essere calma e fredda come una regina delle nevi.


Prendersi cotte: meglio cercare di instaurare rapporti basati su una valutazione ponderata del carattere.


Sparlare alle spalle della gente: meglio trovare qualcosa di buono in tutti.


Lasciarsi ossessionare da Daniel Cleaver, nel senso che prendersi cotta per il capo è patetico.


Essere depressa perché non ho il fidanzato: meglio coltivare calma interiore, autorità e stima di sé in quanto donna di un certo spessore, completa anche senza un fidanzato, in quanto è il modo migliore per trovarlo.


Ecco come comincia uno dei miei libri preferiti Il Diario di Bridget Jones, uno spumeggiante romanzo leggero e divertente, perfetto per  le vacanze estive.
Le avventure di Bridget sono piuttosto conosciute, soprattutto grazie alla versione cinematografica con il bel Hugh Grant e una Renée Zellweger con qualche chilo di troppo messo su per l'occasione.
Bridget è in eterna lotta con il peso, aspira ad arrivare a 54 kg, ma quando ci arriva, per un breve periodo, tutti le chiedono se non sia malata!
Cerca di non fumare e non bere alcolici, ma ad ogni delusione sentimentale beve e fuma per dimenticare.
Ha la dipendenza da gratta e vinci, si innamora sempre dei ragazzi "sbagliati", tipo il suo capo che è un farfallone (versione edulcorata), ed è una pasticciona, si caccia sempre in situazioni imbarazzanti, molto divertenti per i lettori.
Anche i genitori di Bridget sono divertentissimi, soprattutto la madre che passa dal volerla fidanzare a tutti i costi con un avvocato di grido, all'abbandonare lei stessa la casa e la famiglia per scappare con un truffatore portoghese che ruberà i soldi a lei e a tutti i loro amici.
Il finale è da film di Walt Disney - o da favola - tutto si risolve con tanto di colpi di scena e dopo una serie di fallimenti e delusioni arriva il famoso principe azzurro che risolve tutto.
Consiglio questo romanzo alle amiche del venerdì del libro perché, a parte il finale, tutte noi abbiamo passato la fase "Bridget Jones", che nonostante le frustrazioni e le delusioni appartiene ad un periodo in fondo spensierato.


Un ultimo consiglio: a chi è in grado suggerisco di leggerlo in lingua originale, perché anche se ci sono parecchi riferimenti a personaggi politici o dello spettacolo inglesi che alla maggior parte di noi non dicono niente (se non si consulta wikipedia), alla fine si coglie meglio lo spirito del romanzo che è very British.

venerdì 6 luglio 2012

Dalla parte delle sorellastre

                                           

                                                         

Ritorna Kate Umansky per questo venerdì del libro estivo. Avevo già parlato di questa collana e di questa autrice qui
Anche Dalla parte delle sorellastre è un libro della collana leggimi!, studiata per chi ha difficoltà di lettura, quindi il carattere usato è chiaro, l'interlinea è doppia, non ci sono parole spezzate per andare a capo e i paragrafi sono brevi.


Le sorellastre di Cenerentola raccontano la favola dal loro punto di vista.


Lardina è grassa, e Angula è magra magra coi piedi lunghi. Litigano sempre tra di loro, ma sono unite contro la povera Cenerentola. 
La storia è nota, nonostante i dispetti e i tentativi di lasciarla a casa per il ballo, Cenerentola riesce a farsi sposare dal principe, con grande sorpresa di quelle due pasticcione delle sorellastre, che non si sapranno comportare, ma in fondo in fondo sono divertenti!