domenica 30 gennaio 2011

coscienza collettiva/collective unconscious

Ci sono delle cose che sappiamo fare anche se non ce le insegna nessuno, tipo piangere quando siamo tristi e ridere quando siamo felici, ma questa è un'osservazione ovvia.
E' interessante, comunque, osservare il comportamento dei bambini. Perchè oltre alle tappe quasi fisse da cui tutti passano entro un lasso di tempo più o meno uguale per tutti, tipo camminare e parlare, ci sono alcune cose curiose su cui mi sono ritrovata a riflettere in questi giorni: chi non ha mai fatto caso al fenomeno che si verifica più o meno verso i 6 anni per cui i bambini non vogliono pestare le fughe delle mattonelle o delle beole?
Tra l'altro io mi ricordo benissimo quando lo facevo anch'io da bambina, compreso camminare solo sul bianco delle strisce pedonali, ma non saprei assolutamente dire il perchè.


There are things we do even if nobody teaches us, like crying when we are sad or laughing when we are happy, but this is a rather obvious observation.
It is interesting, though, to observe children's behaviour. Because apart from the regular steps they go through, more or less at the same stage, like walking and speaking, there are curious facts I was thinking about these days: who has never noticed how children at about 6 years of age don't want to step on tile edges?
I distinctly remember when I used to do it as a child, including stepping only "in the paint" of zebra crossings, but I couldn't for the life of me say why.

lunedì 24 gennaio 2011

insonnia/sleeplesness

Quando devi per forza aspettare il mattino per poter fare qualcosa... e intanto non si dorme!

Poi il giorno arriva e le cose non migliorano, cambiano luce, prospettiva e tu ti accorgi che non cambia niente, non c'è via d'uscita

When you have to wait for the morning to do anything... and in the meantime you can't sleep!

Then daytime arrives and things don't get better, the perspective changes and you realize it's the same old story, there's no way out

Recensioni


Il film di Bisio "Benvenuti al sud" è uguale a "Giù al nord".
Mi aspettavo un po' più di fantasia.
Che senso ha fare un rifacimento identico quando il modello è ancora praticamente nuovo?

Invece "La banda dei babbi natale" è proprio carino.

Recensioni


Il film di Bisio "Benvenuti al sud" è uguale a "Giù al nord".
Mi aspettavo un po' più di fantasia.
Che senso ha fare un rifacimento identico quando il modello è ancora praticamente nuovo?

Invece "La banda dei babbi natale" è proprio carino.

domenica 23 gennaio 2011

Meritocrazia

Ieri ho letto questo articolo su La Repubblica on line che parlava di grossi cambiamenti per i docenti.
Con un titolo del genere, sono andata subito a leggere.
Paragrafo dopo paragrafo, con questa costante suspence... da ora in poi basta concorsi truccati e cattedre piene di gente incompetente, ed io che pensavo "Bene, era ora!", perchè insomma, diciamocelo, di incompetenza e fancazzismo ce n'è nella Scuola Italiana, e così via, un fiume di parole per dire... cosa? Niente! Perchè non è spiegato come si intende fare questo miracolo: il Metodo Meritocratico. E poi, chi giudica?
Ecco che l'iniziale gongolamento si trasforma in delusione e poi panico, no perchè, scusate, ma se a giudicarci è qualcuno come il Nostro, anzi la Nostra Ministra dell'Istruzione, massì dai, quella che è andata a prendere l'abilitazione al sud dove ci sono commissioni notoriamente più "comprensive"; quella che ha fatto la legge che dice che un ragazzo, per essere promosso deve avere non meno di 6/10 in ogni disciplina ivi compreso il comportamento e che poi in tv ha detto "ma suvvia, è assurdo che un ragazzo con un solo 5 venga bocciato!", insomma, avete capito il soggetto.
Oppure i Presidi "Oh,...My,...God" meglio non pensarci, spegniamo il computer e speriamo che nessuno si accorga di niente e che tutto continui come prima, una schifezza, lo so, ma "pitost che nagot l'è mej pitost"... piuttosto che niente è meglio piuttosto.

sabato 22 gennaio 2011

precisazioni/clarifications

- Ciao topolino!
- Non sono un topo e non porto le malattie!

- Hi little mousy*
- I'm not a mouse and I don't carry diseases!

* typical pet name for dear people

lunedì 17 gennaio 2011

Raggio di sole/Sunbeam



Ieri mattina era così                                                                                                                      Yesterday morning
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sabato 15 gennaio 2011

E' la signora X?

Quando sento questa frase al telefono comincio a stare male, mi prende lo sconforto, mi vengono le ginocchia molli.... E' QUALCUNO CHE VUOLE VENDERMI QUALCOSA!!!
Brivido, terrore, raccapriccio... perchè io sono totalmente incapace di liberarmene con una frasetta scortese e/o antipatica e di sbattergli in faccia il telefono.
Allora comincia questa agonia dove la signorina prima mi chiede se mi può fare qualche domanda, oggi era sulle creme e sulla cura della pelle, dove ogni mia risposta è salutata con un enfatico commento, tipo: "ma sono contenta di sentire che Lei, Signora, è una persona che ritiene così importante prendersi cura della propria pelle"  dopo aver detto che uso - ebbene sì - una crema per il viso, antirughe pergiunta; oppure: "mi fa mooolto piacere sentire che Lei ci tiene a comprare prodotti di qualità" dopo aver detto che compro le mie creme in farmacia. Che poi, io, in farmacia ci vado perchè:
primo: è vicina a casa, mentre il supermercato no
secondo: ho trovato un fondotinta che mi va bene sia come colore che come durata, che non fa la pelle lucida, che non mi fa le chiazze e che non mi prude, sarò mica pazza a continuare a spendere soldi per provarne uno che ti promette nel frattempo azioni idratanti, nutrienti e antirughe nonchè protezione solare incorporata... tanto d'estate il fondotinta non si mette, si sa!
terzo: la farmacista è simpatica.
quarto: quando entro in profumeria mi viene il mal di testa, sarò allergica ai profumi.

Ma proseguo. Dopo tutti questi commenti adulatori, persino sull'età, che anche-se-non-ci-si-vedeva-avevo-la-voce-ggiovane, arriva TA-DAAAM la vendita di questo prodotto rivoluzionario Veramente Efficace antirughe che "guarda non ci si crede che dopo un trattamento che lei mi spedisce per posta, se intanto per favore le confermo il mio indirizzo *** e il cap *** grazie", etc. etc.

E io a controbattere gentilmente che comunque no, grazie ma in questo momento non sono interessata all'offerta, e poi il primo errore, e lo so che è un errore, dico i perchè non mi interessa, che io la crema la metto un po' sì e un po' no (che quando vado a dormire la sera faccio già uno sforzo immane a lavarmi i denti, ma questo non glielo dico, a lei), e allora lei trova subito La Soluzione, "Ma signora, non c'è bisogno di fare una cosa continuativa perchè dopo un trattamento si può stare senza mettere la crema anche per 4 mesi".
Allora io ripeto che no, grazie, veramente, ma in questo momento non sono interessata all'offerta... dopo quattro volte "the penny dropped", cioè l'a capì.

Ma perchè deve essere sempre così faticoso?

Voi riuscite a liberarvi più in fretta di me? (quel sociopatico di mio marito per esempio ci impiega 10 secondi e nel frattempo riesce ad augurargli buona giornata e tante buone cose)

martedì 11 gennaio 2011

la nuova serie di Alexander McCall Smith/ Alexander McCall Smith's new series

Ho finalmente ricevuto i libri, ordinati tramite un famoso sito internet, della serie 44 Scotland Street di Alexander McCall Smith, sono 6, li ho dovuti ordinare in lingua originale perchè non li ho trovati in italiano e già solo leggendo i titoli pregusto la lettura:
44 SCOTLAND STREET
ESPRESSO TALES
LOVE OVER SCOTLAND
THE WORLD ACCORDING TO BERTIE
THE UNBEARABLE LIGHTNESS OF SCONES (geniale questo)
THE IMPORTANCE OF BEING SEVEN (il più recente, infatti non è versione economica, copertina rigida per £16.99)

Adoro avere per le mani ben 6 libri nuovi... mi immergo nella lettura e poi vi faccio sapere se sono all'altezza delle aspettative (altissime le mie)

see you soon

I received the books I ordered on the internet at last, they are the 44 Scotland Street novels by Alexander McCall Smith, there's 6 of them, in English because I couldn't find them in Italian, and just looking at the titles I am anticipating the pleasure of reading them:
44 SCOTLAND STREET
ESPRESSO TALES
LOVE OVER SCOTLAND
THE WORLD ACCORDING TO BERTIE
THE UNBEARABLE LIGHTNESS OF SCONES (brilliant title)
THE IMPORTANCE OF BEING SEVEN
(the latest, not the paperback, hardcover £16.99)

I love handling 6 brand new books... I'm going to plunge in reading. I'll let you know if they are up to the expectations (very high indeed)

mercoledì 5 gennaio 2011

The hours

Oggi ho visto alla tv il film The Hours (non hanno tradotto il titolo in italiano perchè era troppo difficile), comunque devo dire che appena ho visto il titolo mi sono fermata perchè ho pensato a lei, Virginia Woolf, e infatti c'entrava.

Però... film con attoroni, anzi attricione, tipo Nicole Kidman che fa Virginia Woolf e Meril Streep nella parte di Clarissa Dalloway, ma intanto un mix di vita dell'autrice, del romanzo The Hours, appunto, più un'altra storia parallela... insomma un gran casino, e poi tutti, ma proprio tutti i clichè che saltano fuori quando si parla di Virginia Woolf: lesbismo, malattia mentale, suicidio...

Ora, io ho letto i diari di Virginia e anche le lettere, insomma ho letto il suo blog,oltre alle sue opere, e quello che viene fuori non è affatto la signora anticonformista, privilegiata ed estrosa che tutti pensano, in realtà Virginia era piuttosto conformista, disapprovava la sorella che faceva un sacco di figli (due) e che era sposata con un uomo mentre viveva e figliava con un altro.
Ma soprattutto, era una che faceva fatica ad arrivare a fine mese, nei suoi diari ci sono i conti della spesa, la necessità di bere il latte quando mancava, le difficoltà di pagare l'affitto piuttosto che della casa editrice, in realtà una macchina da stampa di seconda mano che era un catorcio.

L'unica cosa che rispecchia la realtà è la malattia, la malattia traspare in tutte le lettere e anche nei diari, una vita a letto, perchè all'epoca si curavano le malattie tutte allo stesso modo, l'influenza come il male di vivere richiedevano il riposo forzato, ogni tanto un'estrazione di un dente (ma erano pazzi!?!).

Quindi, tornando al film, non mi è piaciuto, anche se ha vinto tot oscar e ci sono le attricione, perchè contribuisce a dare un'immagine superficiale e seriale di una donna che era eccezionale, ma anche tanto umana.

Today I've seen The Hours on tv. It's a film with super actresses like Nicole Kidman starring Virginia Woolf and Meril Streep starring Clarissa Dalloway, so, a mix of biography of the author and the novel The Hours, plus another storyline... a big mess, besides all the stereotypes that invariably come out when talking about Virginia Woolf: lesbianism, mental disease, suicide...

Now, I read Virginia's diaries and letters, well, I read her blog, and her novels, and what comes out is not the nonconformist, priviledged and artsy lady everybody thinks, actually Virginia was rather orthodox, she disapproved of her sister who had too many children (two) and was married to a man and had children with another man.
Most of all, she struggled to get by, in her diaries there are shopping lists, problems to get milk because it was expensive and rare, the rent, and the publishing house was only a second hand press.

The only real thing is the illness, illness is always there in the letters and in the diaries, a life spent in bed, because at the time all illnesses had the same cure: the flu just like the spleen required to stay in bed, and a tooth extraction from time to time (were they all mad!?!).

So, back to the film, I didn't like it, even if it won so many oscars and there are super actresses, because it contributes to a shallow and serial representation of a woman who was extraordinary, but also very human.

Gluck

Gluck (con i puntini sopra la u) vuol dire felicità e fortuna insieme, in tedesco.
Questa è una lampada fatta con un sacchetto di carta con dentro una candela dentro un bicchiere, ed è l'unico regalo di natale che ho ricevuto quest'anno, me l'ha regalato la S. con anche una scatola di cioccolatini After Eight. Bella!!!

p.s.
io le ho regalato un paio di calzettoni di lana che là nevica da due mesi e che servono con gli stivali di gomma, e poi un vasetto di marmellata fatta in casa sa me (kaki e mele)

Ecco, io non ho fatto il post sotto l'albero e non ho fatto gli auguri di Buon Anno qui sul blog, quindi GLUCK!!

Gluck means luck and happiness in German.
This is a lamp made with a paper bag with a tea candle in a glass inside, and it's the only Christmas present I got this year, S. gave it to me, with a box of After Eight chocolates.
Cool!!!

p.s.
I gave her a pair of woolen socks, very useful because there it has been snowing for two months, and they are pretty good to use with the wellington boots, and a jar of homemade jam (kaki and apples)

I haven't written a post for Christmas or New Year, so I say GLUCK to everybody!!
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