giovedì 26 marzo 2020

Lamentarsi è sacrosanto ma...

In questo periodo in particolare girano meme, video, foto e frasi divertenti (per sdrammatizzare), post seri, post deficienti, post divertenti...un po' come sempre...la differenza è che adesso abbiamo più tempo per guardarli o siamo più sensibili al tema dato che riguarda tutti e, con diverse gradazioni, tutto il mondo.

Un paio di giorni fa c'era un post divertente che girava su facebook che diceva - riassumendo - che eravamo tutti un po' grumpy...chi deve stare a casa ce l'ha con quelli che escono, quelli che sono costretti ad uscire ce l'hanno con quelli che possono rimanere a casa. Quelli con i bambini ce l'hanno con quelli che hanno il cane, perché i cani possono uscire e i bambini no. Quelli che non fanno sport ce l'hanno con quelli che vanno a correre. Poi ci sono quelli che ce l'hanno con quelli che suonano ai balconi, col marito/la moglie, l'Europa, gli scienziati, gli esperti, la Cina...e poi un po' anche col virus, ma da come si incazza quello è meglio lasciarlo stare.

Comunque credo che nessuno dei nostri governanti sia stato risparmiato da critiche...anche giuste per carità...io non sono una fan del presidente del consiglio o dei vari governatori di regione (anzi!!!). Tuttavia, non tanto per ridimensionare o per sdrammatizzare/giustificare, vorrei fare una piccolissima panoramica sul resto del mondo...

Prendi il Brasile per esempio. Il presidente del Brasile è un negazionista. Lui a questa cosa del virus proprio non ci crede, e va in televisione per dire che questo è un problema per quelli che hanno più di 80 anni e non si capisce perché le scuole sono chiuse. 
- E allora quello che sta succedendo in Italia?!?
Risposta: L'Italia è un paese di vecchi e dove fa freddo.
In Brasile i cartelli della droga che controllano le favelas di Rio de Janeiro si stanno organizzando da soli e da ieri c'è un coprifuoco imposto da loro stessi, tramite volantini attaccati in giro comunicano che chi va in giro dopo le 20.00 ne pagherà le conseguenze.
Il presidente del Brasile, che può negare l'esistenza di un'emergenza sanitaria, non può negare la crisi economica...e cosa ha pensato di proporre? Beh, che i lavoratori non ricevano lo stipendio per 4 mesi. Fortunatamente ha dovuto ritrattare questo punto, probabilmente ha detto "uno ce prova!!!"

Se state pensando che è il Brasile, e che insomma, è chiaro che da noi la situazione è diversa, parliamo degli Stati Uniti.
Il presidente degli Stati Uniti ha previsto una serie di misure a sostegno dell'economia, per aiutare lavoratori ma soprattutto imprese...zero fondi per il sistema sanitario.
A New York ci sono attualmente 25.000 malati, lo stato manda 400 respiratori, il governatore di New York si chiede come diavolo fare, e intanto il presidente degli Stati Uniti a Pasqua vuole riaprire tutto e se la prende coi dottori che si lamentano per la scarsità di mezzi...insomma! Fate un po' voi...non posso pensare a tutto io!

ringraziamenti
per questo post devo ringraziare la mia amica di facebook che ha condiviso il post di cui parlavo all'inizio e soprattutto la trasmissione Esteri che va in onda su Radio Popolare che mi ha fornito le informazioni sul Brasile, sugli Stati Uniti e molto altro
precisazioni
ho volutamente evitato di utilizzare la lettera maiuscola per le parole presidente e di scrivere i nomi

martedì 10 marzo 2020

Scuola ai tempi del Coronavirus


L'immagine riassume perfettamente la situazione. Ma si sa che chi la dura la vince, infatti, avendo subodorato che la situazione di chiusura delle attività didattiche si sarebbe protratta ben oltre i dieci giorni* previsti al principio, già dalla settimana scorsa ho fatto i miei tentativi di contatto con la ciurma, il che non è stato come dirlo perché la suddetta ciurma si sentiva in vacanza...e diciamocelo...io rompevo un po' i santissimi!!!

Intanto la creazione di un gruppo whatsapp coi ragazzi per ogni classe, poi la creazione di un gruppo con solo i docenti, poi i corsi su classroom e le prove su meet per le lezioni online (perché qualcosa mi diceva che mai e poi mai saremmo riusciti ad usare il registro elettronico). Poi spiegare alla ciurma come fare ad accedere alla classroom, ma non con la loro mail, con la mail istituzionale che è stata creata all'uopo dal tecnico che consiste in cognome.nome@nomeistituto.edu.it e la password provvisoria...lo so che state già indovinando...ebbene sì, è successo:
- Prof, ma io ho inserito la mail cognome.nome etc. etc e non mi fa entrare, mi dice account inesistente
- Noooo, il TUO nome.cognome etc. etc.

La fine della settimana scorsa è stata frenetica, ma sono riuscita a fare le prove on line con tutte le classi.
E' interessante riportare qui alcune osservazioni/richieste/esternazioni della ciurma, tanto per farvi rendere conto su che livello dobbiamo operare:

- Prof, ma a che ora ci colleghiamo lunedì per la lezione?
- Alla stessa ora in cui avremmo lezione in classe

Nel caso in cui la lezione è alle 8.10:
- Prof, ma io mi alzo a mezzogiorno...
ovvero
- Prof, sarà dura, io stasera ho una grigliata, non credo di farcela per le 8, sarò in hangover

Nel caso in cui la lezione è alle 12.00:
- Prof, ma dato che io mi alzo alle 11.00, durante la lezione posso fare colazione?

- Prof, ma se devo andare in bagno lo devo chiedere?
-No, facciamo che discretamente ti allontani dallo schermo...

- Prof, io domani posso restare solo fino alle 10.00, poi devo andare ad un funerale

Allora, con santa pazienza tenti di spiegare che non sono in vacanza e che devono stare a casa, cosa che dopo le ultime disposizioni di domenica si spera abbiano capito tutti, o quasi tutti.

Ad ogni modo, puntuale come un orologio rotto, arriva la mail dell'Istituto Tecnico e la Lettera agli Studenti della Dirigente...alle 19.30 di domenica, che dispone l'obbligatorietà di svolgere le lezioni on line da lunedì. 
Panico tra gli insegnanti e tra gli studenti, il sito della scuola - tramite il quale si possono fare le lezioni on line - si impalla alle 8.00 del mattino, anzi, sarebbe giusto dire che non permette l'accesso a nessuno. Il collega che era andato in Calabria per Carnevale e non è rientrato perché la scuola era comunque chiusa mi telefona per sapere cosa faccio, come faccio, perché?!? La collega di sostegno mi chiede dove ci vediamo, sul registro? E spiega anche a lei tutta la storia di meet.

Ma...dato che all is well that ends well, sono orgogliosa di dire che lunedì avevo 5 ore ed ho fatto 5 lezioni on line, con praticamente tutti presenti (anche se veramente mi stavano facendo colazione), ed è stato bello...prima di tutto perché in foooondo mi mancavano 😉, e poi perché li ho visti positivi e desiderosi di partecipare.

Valutazione personale: le lezioni on line sono molto più faticose delle lezioni in classe, anche perché, caricare il materiale che serve per la lezione, fare lezione, correggere i compiti che ti inviano, risolvere eventuali problemi di come si fa a caricare i compiti, come faccio ad accedere alla classroom, non funziona il microfono, non mi ricordo la password...non si stacca mai.

*noi eravamo già chiusi per Carnevale il lunedì e martedì della prima settimana