giovedì 20 dicembre 2012

My side of the quiz

Ritorno sull'argomento dopo una pausa di qualche giorno per lasciare sedimentare una serie di emozioni, non tutte positive, e sull'inevitabile vespaio che ha provocato la prova preselettiva, per raccontare il mio percorso, personalissimo e (mi rendo conto) non da tutti condivisibile.

Ho già fatto un concorsone, ma con risultati appena passabili. Sul perché dovrei scrivere un post a parte, e poi è andata così, non posso tornare indietro e non posso cambiare le cose.
Tuttavia ho cominciato in questo modo a lavorare nella scuola, ed oggi, dopo dodici anni di servizio,  mi sento un'insegnante.  Ho sempre lavorato anno per anno ma non come se fossi lì per caso, di passaggio, in attesa di trovare il mio posto fisso. Ho fatto la coordinatrice, la funzione strumentale (anche se non avrei voluto), ho fatto la mia parte. E soprattutto, questo è quello che so fare e su cui ho investito tante e tante energie.

Quando si è cominciato a parlare di un nuovo concorso, per me non c'è stato bisogno di riflettere sul da farsi, andava tentato e basta. Ma tentato non rende l'idea, andava fatto. Anche Ioda direbbe con me "Non c'è provare! C'è fare o non fare".
È semplice, per me è troppo importante ed è prioritario. Quindi, se questo richiede rispondere a delle stupide domande, ok, lo,faccio.

Da quando sono uscite le famose 3500 domande, ho passato il mio tempo libero a provare i test, rinunciando anche ad alcune attività (palestra, blog, lettura), erano 20 giorni, non una vita intera!
Fin dal primo giorno le domande del test si sono rivelate fattibili, e comunque le ho fatte tutte, ho ragionato su alcune che a prima vista sembravano assurde...una era la famosa di Fiona, Pamela e Gina (la prima volta che l'ho letta mi sono chiesta che cosa avessero fumato quelli che l'avevano fatta,  ma on second thought mi è apparsa in tutta la sua banalità).

Ho deciso a tavolino che non avrei risposto ad un certo tipo di domande, e infatti il signor X che davanti al giudice ha negato di aver rifiutato di aver affermato il falso (vado a memoria), ancora adesso non so se ha detto la verità o no, oppure non so ancora se prendendo un numero a caso di due cifre e facendo una serie di operazioni (moltiplicare per due, poi dividere e poi boh), alla fine ottengo un numero pari, dispari, di una, due o tre cifre.
Anyways (come dice la mia amica americana), questo non ha inciso particolarmente, anzi, avrei potuto fare a meno di rispondere anche a 10 domande.
Quindi questo fatto indebolisce un po' le teorie di quelli che si lamentano per non aver saputo di Fiona, Pamela e Gina e PER QUESTO non sono stati giudicati idonei.

In un altro blog ho commentato che a me non sembra così scandaloso che ad uno che vuole fare l'insegnante sia richiesto di sapere la lingua italiana, quindi i plurali, i tempi verbali corretti da usare nelle frasi e il significato delle parole E che sia dotato di logica, perché la logica sta alla base di tutto. Sono stata criticata da una persona che mi ha detto che non è la logica, è la lingua (mi sembrava di aver detto la stessa cosa, se vogliamo sottilizzare su cosa viene prima e cosa dopo tra due cose importanti, facciamo pure).

Concludo con una nota a margine, che tanto a margine non è:
Il SenzaVergogna, ha preparato una verifica di storia per Susannatuttapanna e Fonzie. La prima domanda era : quando ci fu' la guerra ..... (per i puristi degli accenti, con l'i-coso non riesco a mettere le lettere accentate, soprattutto se non sono previste nella lingua italiana)
E quando gli ho chiesto come mai nella sua programmazione mancassero degli argomenti che avevamo concordato, più volte, di mettere, la risposta è stata : non ci stavano nel foglio.
Non aggiungo altro.

7 commenti:

  1. dimmi che il senzaVergogna non ha fatto (o non ha passato) il test...

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  2. @noise: ma no, figurati, SenzaVergogna è della scuola di pensiero che l'abilitazione e il posto fisso gli siano dovuti. Farà un ricorso all'anief o troverà qualche tipo di handicap (ne ha da scegliere) che gli permetterà di passare davanti a tutti.

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  3. no, aggiungi. e che diamine. e brava!

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  4. E' proprio questo il punto: si può anche essere ferocemente anti-concorso. Ma bisogna esserlo da una posizione di forza. Per questo le polemiche contro una preselezione così lasciano il tempo che trovano. E non aiutano nemmeno la causa di chi vorrebbe delle migliorie serie.

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  5. Lascio qui i miei auguri per questo periodo di feste, sperando che possano portarti un po' di serenità
    Grazia

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  6. Tanti auguri e godi ogni prezioso minuto di queste due settimane in cui il Senza Vergogna è fuori dai tuoi piedi ^__^

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  7. @towritedown: grazie infinite, ricambio.
    @murasaki: tanti auguri anche a te! Siccome a Natale siamo tutti più buoni, spero si perda nella Salerno-Reggio Calabria ;-)

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