mercoledì 15 gennaio 2014

Il film tanto atteso

Le vacanze di Natale, ma ancora stiamo qui a parlarne? Ebbene sì!
Dicevo appunto che le vacanze di Natale hanno portato anche l'annuale cinema (annuale adesso che c'è Peter Jackson), e finalmente abbiamo avuto la nostra dose di hobbit indispensabile a rallegrare le nostre altrimenti squallide esistenze (ma và là).

Dato che l'amica tolkeniana latita, mi tocca parlarne per prima.

Il film Lo hobbit, la desolazione di Smaug, rigorosamente in 3D, non è stato proprio come mi auspicavo, ma è stato come in fondo mi aspettavo. Cioè, è logico che se vuoi tirare fuori tre film da uno smilzo romanzo, devi metterci qualcosa di tuo.
Ma questo in sé e per sé, non è che sia sempre un male. Sono la prima ad avere apprezzato l'aggiunta di Legolas, Orlando Bloom ha un suo perché (ma l'elfa che si innamora del nano proprio non si può accettare).

E non si può neanche sostenere, secondo me, come fa il prof in questo articolo, che ne lo hobbit ci sono comunque delle parti non scritte, tipo dove va Gandalf quando sparisce, che possono essere la scusa per aggiunte e aggiuntine.

Ci sono comunque nel film delle parti completamente diverse che è difficile spiegare in questo modo, particolarmente verso la fine, con i nani che entrano nella montagna e combattono con Smaug. Ma in questo modo si vanifica tutta la ragione per portarsi dietro uno scassinatore fin dall'inizio!

Non mi è proprio piaciuta la parte dell'enorme nano d'oro per placcare d'oro il drago-pollo (qualcuno ha detto che assomiglia più a un pollo che a un drago, una questione di ali e zampe, non chiedetemi di più che non mi ricordo neanche dove l'ho letto).

Insomma, sicuramente di questo film mi ricorderò la confezione magnum (una cosa che non ha alcun senso, ma è una di quelle cose esagerate che si fanno ogni tanto) di pop corn

...e comunque l'anno prossimo saremo ancora lì coi nostri occhialini, i nostri pop corn (magari la confezione più piccola) e le nostre critiche.

5 commenti:

  1. Non ha attaccato, citando C&H.
    Ogni tanto mi perdevo. Anzi, diciamo che non ho capito una mazza. Il signore degli anelli sì, ma questo no. Forse il fantasy non fa per me. Bah...

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  2. A me il primo era piaciuto, questo meno. In realtà però secondo me quello che veramente lo rende molto, molto meno riuscito è il fatto di essere davvero andata fuori genere e fuori trama con la liaison Tauriel-Fili. Sul resto concordo con Olsen, le altre aggiunte sono perfettamente dentro la logica di duplice riscrittura di questo testo, duplice perché a quello che Olsen stesso mette bene in luce con lucida attenzione, si aggiunge la questione del testo filmico, e del problema che Jackson ha nel dovere fare i conti con la storia di ricezione filmica del testo, che lui stesso ha creato. Però succede spesso nelle trilogie che quella di mezzo, specie se difficile di partenza, zoppichi maggiormente. Vediamo la terza puntata.

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  3. @comizietto: infatti secondo me il signore degli anelli è un signor film, qui conta più il botteghino
    @ povna: anche a me è piaciuto di più il primo...vero che l'elfa che si innamora del nano è inguardabile?!? No, e poi, con Legolas innamorato di lei, naaaaaaaa!

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  4. L'amica tolkieniana (a proposito, grazie ^__^) è qui che medita in cuor suo e sta scrivendo il solito romanzo. Prima o poi lo finirà. Però se Smaug è un pollo, NON voglio sapere quanti quintali di granturco OGM si mangia al giorno!

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  5. @murasaki: il divano con una bella tazza di tè ed ogni genere di conforto è pronto per la lettura ;-)

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