lunedì 12 gennaio 2015

Altre schermaglie

Ultimo collegio dell'anno. Sempre quello. La Bugblatta, nella sezione comizi, porta alla nostra attenzione il documento sulla valutazione. Con aria da maestrina ci ricorda che la valutazione è di tipo formativo, che le competenze devono essere certificate*, e che - è l'Europa che ce lo chiede - si sta andando nella direzione dell'eliminazione delle bocciature.
All'unisono gli insegnanti della Secondaria di Primo Grado (a parte quelli che sono già nella seconda fase R.E.M. e quelli che stanno giocando alle caramelline)  prorompono in un buuuuu, ooooo, aaaaa, ecccallà. Io che ero attenta - giuro - avevo appena finito di dire alla mia vicina "sta 'tenta che adesso dice che non si deve bocciare".
La Bugblatta si abbruttisce. Ricordate cosa succede quando si abbruttisce? Comincia ad alzare la voce e, parlando sopra chiunque voglia interloquire, continua a sproloquiare modello locomotiva-lanciata-a-tutta-velocità. 
Infatti, puntuale, quando alzo la mano e dico: "Sì, ma preside, in Europa non si boccia ma..."
La Bugblatta urla: "MA MI FACCIA PARLARE!!!!"
E parla, allora.
E continua inalscoltata per qualche altro minuto.
Ovviamente alla fine si profonde in sinceri auguri e baci a tutti quelli che le passano vicino sulla via per l'uscita.
E allora?
Allora, io volevo dire che è vero che in Europa non ci sono le bocciature come qui da noi. Ma è anche vero che se non si ha un certo profitto non ci si può iscrivere alle università o anche solo alle scuole vagamente decenti. E' preclusa, allo studente con scarso profitto, la possibilità di continuare il suo percorso di studi, per essere invece indirizzato alla formazione professionale.
Vogliamo questo? Io, tutto sommato, preferisco perdere un anno ma arrivare a laurearmi. Anche perché a 12 o 13, ma anche 16 anni, ti può capitare un periodo di ribellione, crescita difficile, sbandamento, che poi si risolve.
Ma la Bugblatta, si sa, è affetta da profonda miopia selettiva, vuole la botte piena e la moglie ubriaca. Vuole semplicemente non avere problemi con i genitori, data la dilagante moda a fare ricorsi tra i genitori. Importa poco se questi ricorsi li perdono tutti, e se non è lei che si deve sbattere a preparare memorie difensive o a rifare esami.

* Questo è un altro suo vecchio tentativo di ingerenza nel lavoro degli insegnanti. Noi, quando un alunno non ottiene la sufficienza, nella certificazione delle competenze mettevamo un voto negativo. Alla Bugblatta non andava bene, e siamo arrivati al compromesso di non mettere niente, di modo che si capisse che in quella disciplina la competenza non c'era. Ma anche questo non va bene, la Bugblatta sostiene che sia obbligatorio mettere almeno sei, con buona pace di chi il sei ce l'ha meritatamente.

6 commenti:

  1. Al momento le competenze sono una roba fumosa che non è mai stata definita con precisione, doveva arrivare apposito decreto ma non l'hanno mai scritto (corre voce che lo stiano infine scrivendo adesso, quindi può essere che per Giugno la Bugblatta dovrà adattarsi alla legge vera e propria). In tutte le scuole dove le ho scritte, che poi sono soltanto tre, si era stabilito che la competenza che non c'era (cioè che veniva giudicata insufficiente) non veniva scritta, lasciando lo spazio vuoto. Però... con la legge attuale le competenze le firma il presidente di commissione, e la Bugblatta andrà ad infelicitare altri ^__^
    (ma non ce l'avete, a Mordor, un po' di pesticida?)

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  2. Sei sicura che - al di là dell'abbrutTirsi - non si abbrutisca?!

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  3. @murasaki: allora da voi come da noi. Sì, è vero che non ci sarà agli esami, ma se non sbaglio le competenze sono firmate sia da preside che da presidente, quindi ci mette il becco. E poi il modulo lo approviamo in collegio prima degli esami.
    Insetticida? HA! Che ingenua! Non basta per la bugblatta! !!!
    ;-)

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  4. Quindi la intendevi davvero con due "t"???!!!

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