mercoledì 12 settembre 2012

Irlanda: giorno 12

8 agosto.
Ci svegliamo avvolti dalla nebbia, non mi sorprenderebbe che da qualche parte ci fosse un druida che celebra un rito.
Nonostante il tempo a dir poco bizzoso, ci troviamo talmente bene qui a Portmagee che chiediamo alla nostra ospite se possiamo fermarci un'altra notte. Possiamo!

Eravamo rimasti in sospeso con la mazza da hurling. Naturalmente in valigia non ci sta. Portarla a mano non se ne parla neanche, quindi ci rimane solo un'alternativa: fare un pacco e spedirlo a casa.
Dopo aver girato, nei giorni scorsi alcuni uffici postali, la maggior parte piccoli uffici all'interno di negozi di alimentari che al massimo spediscono lettere o cartoline, riusciamo a recuperare un paio di bustone di carta con plastica all'interno (grazie alla gentilezza di un'impiegata di uno degli uffici postali), compriamo dello scotch, e oggi siamo finalmente pronti per confezionare il nostro pacco.
Dopo colazione prepariamo il tutto e andiamo all'ufficio postale, e per la modica cifra di euri 7.50, spediamo la mazza.

Stamattina a Portmagee ci sarà il mercatino, dalle 11 all'1. E' ancora presto, allora andiamo a prendere la macchina e ci avviamo verso lo Skelling Ring, una strada ad anello (appunto) che passa da Portmagee e percorre la costa, con scogliera a picco, spiagge, punti panoramici.
La sera prima ne abbiamo fatto un pezzetto a piedi prima di cena, oggi arriviamo fino alle scogliere. Per andarci bisogna pagare 4 euri a testa. Non è tanto per la cifra, ma consideriamo che di scogliere simili ne abbiamo viste a mazzi e, last but not least, con la nebbia che c'è rischiamo di andare lì e non vedere niente! Quindi decliniamo e proseguiamo, dovrebbe esserci una fabbrica di cioccolato poco più avanti, la Skellings Chocolate Factory.
Prima della fabbrica di cioccolato, troviamo una spiaggia, la St. Finian's Bay
troviamo un gruppo di bambini che sta facendo un summer camp, hanno fatto dei giochi con la sabbia


ed ora si stanno preparando per andare a fare surf. Scambio due parole con la loro maestra, e lei mi dice che con una giornata simile è un peccato stare in casa. In effetti, non fa freddo, anche se a me verrebbe voglia di stare davanti a un caminetto acceso con una tazza di tè in mano. Ho scoperto che il concetto di bel tempo non è oggettivo, ma negli occhi di chi guarda!
A proposito, non fa freddo è relativo, infatti a fare surf vanno con la muta... speriamo che non se ne perda nessuno nella nebbia!!!
Poco più avanti c'è la fabbrica di cioccolato, entriamo, è tutto a vista e c'è una ragazza che ci fa provare tutti i loro prodotti, i truffles ai vari gusti. Compriamo dei truffles alla nocciola e altri alla vaniglia-ganache ad un prezzo assurdo, e dei chocolate chip ad un prezzo normale. I truffles sono ribattezzati toffolette (c'è qualche lettore dei Peanuts qui), e felici come solo la teobromina può rendere, proseguiamo. Ci dovrebbe essere un'altra spiaggia più avanti.

Non ci possiamo andare perchè la strada è interrotta, pare ci sia un camion rovesciato che occupa la carreggiata, già stretta di suo.
Si torna a Portmagee per fare un giro al mercatino.

C'è un po' di tutto, da chi vende frutta e verdura (e noi compriamo le fragole), a chi artigianato, diaciamo così, di classe (foto artistiche, maglioni di Aran, creazioni col legno e con il feltro), a chi cose usate. Tra le cose usate trovo un libro di Colin Dexter a 3 euri e una bellissima borsa rossa a forma di gatto, perfetta, nel senso che non ha un segno o un graffio a 5 euri. E' una bellissima idea regalo che so già a chi fare.
Nella sala del mercatino, vedo che si affaccia una lavanderia. A questo punto del viaggio comincio ad avere una discreta quantità di panni da lavare, già a Kinvarra la gentile padrona del Mountain View mi aveva fatto una lavatrice, ed ora vado a chiedere se posso fare il bucato.
In Irlanda non esistono le lavanderie a gettoni o fai da te, di solito devi lasciare i tuoi vestiti e te li rendono il giorno dopo, anche qui è così, ma a noi va bene perchè tanto abbiamo deciso di fermarci a Portmagee.

Nel pomeriggio il tempo migliora, la nebbia si alza. Andiamo a Ballinskelling, spiaggia che volevamo vedere la mattina. La strada è ancora interrotta a St. Finian's Bay, ma c'è un omino vicino alla transenna che ci spiega la strada alternativa per Ballinskelling. In effetti la spiaggia non è niente male. Ci sono anche delle rovine di un'abbazia, costruita dai monaci di Skelling Michael nel XII secolo, che dall'isola si sono trasferiti qui. Per arrivarci bisogna mettere i piedi in acqua, e allora via scarpe e calze. Andiamo alle rovine e poi camminiamo un po' sulla battigia, la spiaggia è lunghissima

verso sera rientriamo a Portmagee con un sacco di conghiglie e sabbia nei piedi.
La sera si cena al Bridge Bar, le chele di granchio sono buonissime, e poi giro al porto, cioè attraversiamo la strada...
Un gruppo di bambini, chiaramente locali, fanno il bagno. Si tuffano dal molo e dalle barche attraccate, alcuni con la muta, altri solo col costume, spettacolo!

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