giovedì 19 giugno 2014

Il Mastro delle Chiavi

Tutte le operazioni relative all'esame di stato (e qui il pubblico deve fare un reverenziale "ooooh") sono all'insegna della massima sicurezza. Giustamente.
Poi c'è sempre qualcuno che si assume l'onere in modo arbitrario, forse perché non toccherebbe ad esso o essa, ma devono provare il brivido del comando...e ce ne sono, oh, se ce ne sono di individui di tal genere.

Da noi essa è l'Applicata della Segreteria. Il primo giorno si presenta la Presidenta, anche quest'anno è una donna (bene), una prof e non una Preside (bene) ed estremamente carina e tranquilla (bene). Essa, nonostante fossero presenti in Segreteria vice presidi, referenti di plessi, referenti di scuola media, la accoglie con un "Buongiorno, sono Medusa, venga con me di là che le spiego la situazione".
Dopo uno sguardo stranito tra le referenti, anch'esse si alzano, le seguono, e una volta arrivati "di là" si presentano e assistono alla presentazione di Medusa con qualche ringhio di sottecchi alle "usurpatrici".

La referente della scuola media viene nominata ovviamente Vicepresidenta durante la Plenaria, dove essa, vivaddio, non è presente. Tuttavia, la cosa non la scalfisce minimamente, perché essa ha deciso di essere Mastro delle Chiavi, e decisa a difenderle con la sua stessa vita.

Questo comporta che essa è onnipresente nell'istituto fino a che l'ultima operazione relativa all'esame è in atto, quindi svolgimento, correzioni elaborati, riunioni, scrutini e compagnia cantando. Solo essa ha le chiavi dell'armadietto dove sono custodite le prove, solo essa personalmente lo apre e lo chiude, perché consegnare le chiavi, anche solo per il minuto e mezzo necessario al raggiungimento dell'armadietto e alla riconsegna nelle di lei mani alla presidenta, o addirittura alla vicepresidenta, non è proprio previsto dalle impostazioni del suo cervello.

Vabbé, contenta lei. 

Quindi, il primo giorno di correzione ci presentiamo da Medusa, ci viene aperto l'armadietto, contenuto in una stanza chiusa a chiave. Sono le 14.30. Essa dice "oggi si corregge fino alle 17.00, che poi ho la fisioterapia". Va bene.
Il secondo giorno "oggi fino alle 17.30 che non ho la fisioterapia ma non voglio fare notte". E un gruppo di adulti apparentemente normali e in pieno possesso delle loro facoltà acconsente. 
Vacci tu a litigare con Medusa, che io tengo famiglia.

1 commento:

  1. Tutti gli uffici hanno personaggi così,e la scuola non fa eccezione; ma ha dalla sua l'aggravante di essere piena di ragazzini che sanno benissimo come si dice "Vaffanculo" e sarebbero più che disposti a insegnarcelo dietro semplice richiesta.

    E poi ci sono i funzionari Invalsi, che sono incredibilmente cornuti, ma questa è un'altra storia.

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