giovedì 8 gennaio 2015

Schermaglie

Ci aveva già provato l'anno scorso, la Bugblatta, ma non contenta - o forse solo con la memoria corta - al penultimo collegio, sempre al punto dell'ordine del giorno "comunicazioni del dirigente" (minuscole volute), ci regala una delle sue perle.
Arieccoci.
Questo è quello che ho pensato quando con aria da "vi istruisco io, poveri stolti", ci diceva le regole della fruizione di permessi brevi, ferie, motivi familiari e aggiornamenti.
Un vecchio cavallo di battaglia della Bugblatta è far recuperare le ore a chi va a fare corsi di aggiornamento, perché secondo lei non ci deve essere onere a carico della scuola.
Come al solito il collegio tutto, incassa senza replicare, ed io preferisco ri-informarmi e ri-controllare prima di parlare.
Quindi, una volta accertato che il contratto non è cambiato nottetempo, vado a rileggermi la parte in questione.
Tanto per cambiare, i permessi brevi e per motivi familiari sono senza retribuzione per i soliti precari e con retribuzione per gli altri; ma per quanto riguarda l'aggiornamento e bello chiaro che è un diritto e dovere di ogni insegnante partecipare, e anche per i precari-paria (pensa te) è considerato un giorno di lavoro a tutti gli effetti. Non solo è retribuito, ma la scuola deve anche provvedere alle sostituzioni, esattamente il contrario di quello che dice la Bugblatta.
Al collegio successivo, molto ravvicinato perché bisognava approvare le nuove pagelle (altro merdone bugblattesco), al momento dell'approvazione del verbale, faccio presente.
La Bugblatta si abbruttisce, come si suol dire, e per non sapere che pesci pigliare utilizza un'altra tecnica a lei familiare e più volte rodata. Spostare l'attenzione su argomento affine, ma anche non affine, dicendo qualche ovvietà o portare esempi di vita vissuta in una delle sue cinquecento scuole dove è successo un caso...analogo, direte voi, ma il più delle volte né analogo e né vero.
La Bugblatta non sa che le informazioni passano e gli insegnanti si conoscono e addirittura parlano tra di loro e scoprono gli altarini.
Fatto sta che, nel caso specifico, finge di indignarsi perché Lei non ha mai negato a nessuno - anche senza certificati o dicumenti ufficiali - un permesso per motivi familiari.
Embè?
A parte il fatto che il permesso per motivi familiari si può ottenere anche con autocertificazione, perché se ti muore il nonno non è che porti il certificato...allora la Bugblatta ribatte che c'è il grado di parentela.
Ma chissenefrega.
Stavamo parlando dei corsi di aggiornamento...niente da fare, dopo aver detto che solo alcuni corsi di aggiornamento, quelli riconosciuti con un certo articolo, si possono fare (e certo, mica per fare il corso di decoupage), e comunque tanto ormai li fanno tutti di pomeriggio perché lo sanno, loro, che la situazione è questa...la Bugblatta passa al punto successivo senza dare l'opportunità di interloquire che neanche la famosa locomotiva lanciata a tutta velocità.
Ma la prossima volta che vorrò partecipare ad un corso di aggiornamento in orario di servizio, ci sarà ancora la solita pantomima?
E la domanda di riserva è: dato che la Bugblatta ha più o meno l'età di "Napo", che ci facesse la grazia di levarsi dalle palle in questo nuovo anno?
Sì, perché è da quando ha messo piede a Mordor che blatera di pensione.

2 commenti:

  1. La legge parla chiaro: 5 giorni all'anno per partecipare come fruitore a corsi di aggiornamento/formazione più altri 5 per chi fa il relatore. Mi sembrava che si volesse andare nella direzione di docenti più competenti e aggiornati o me lo sono sognato? Aspetto con curiosità di vedere se a breve si comincerà a parlare di dovere in merito all'aggiornamento dei docenti come per altre categorie professionali.

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  2. Io invece aspetto, oltre al dovere dei docenti di essere aggiornati e informati, il dovere per i dirigenti di essere competenti. Talking about the revolution ;-)

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