giovedì 31 marzo 2011

Seconda B

La seconda B è una delle classi che mi piacciono meno, quelle che mi pesa andarci.
I perchè sono vari, un po' per la sede (io lavoro su tre sedi), la sede dei fighetti, dove c'è la segreteria, quella dove si possono fare le fotocopie solo dalle 9 alle 10 del mattino e quindi se hai bisogno devi chiederlo giorni prima, quella dove è tutto complicato, anche i colleghi sono meno simpatici, sono litigiosi, fanno a gara per chi fa di meno, insomma io se posso mi "imbuco" nelle altre sedi, ma quest'anno mi è toccata una classe anche lì. Poi perchè è una classe dove non lavorano, ascoltano poco, studiano zero.

Quindi oggi ero in 2B, ultima ora, e già è una classe difficile, in più io li ho due volte su tre all'ultima ora. Stavamo facendo un lavoro sul Gigante Egoista di Oscar Wilde, abbiamo letto, fatto le domande di comprensione, fatto il riassunto guidato, e poi c'era un branetto su Oscar Wilde. Così prima di leggere il branetto su Wilde mi sono messa a parlarne un po', così, quello che mi veniva in mente, i suoi libri più famosi, la storia di Dorian Gray, le favole scritte per i suoi bambini, gli aforismi.

E loro, per la prima volta in 6 mesi, zitti, attenti, nessuna battuta per perdere tempo, nessun commento stupido per provocare la risata dei compagni.

E lì ho capito che ho sbagliato tutto nella vita. Ma perchè mi sono messa in testa di insegnare inglese? Non lo vuole studiare nessuno (alle medie), invece vuoi mettere insegnare la letteratura... gliela metti lì come una bella storiella, gli racconti le storie, e loro sono lì a pendere dalle tue labbra. E ti fanno domande tipo "Ma lei ha letto tutti quei libri lì?, Ma quante ne sa?".

Ho anche capito perchè i colleghi di italiano riescono sempre a tirare fuori qualcosa di buono da tutti, perchè magari uno non sa scrivere bene, non sa la grammatica, non studia geografia, ma un giorno arrivi con una poesia, un romanzo che li emoziona e li interessa, e anche il più limitato o svogliato si risveglia.

Ora, lo so benissimo che voi colleghi di italiano non potete passare tutte le immense ore -come numero- che avete a raccontare storielle, che poi comunque ci sono anche altre cose (la produzione, la grammatica), e che io ho solo raccontato ma magari dopodomani ritorno in classe e nessuno si ricorda più niente. Però per una volta è stato veramente bello.

2 commenti:

  1. Beh, scusa se te lo dico, ma li hai motivati abbastanza questi ragazzi? Eh? Perchè se non sai riconoscere i talenti il problema è tuo........ buaaaaahahahaha!

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  2. beh, sì, noi di italiano abbiamo vie di accesso privilegiate, e questo è un dato di fatto. però, anche quando leggiamo letteratura (e ne leggiamo, almeno al biennio delle superiori, una marea, e sempre in versione integrale), se ti consola, la parte del racconto delle storielle è casuale e parentetica come per te (nel senso che le storielle si scoprono, rielaborano, ci si comporta un po' - come diceva Todorov - come se fossero delitti, lo scrittore l'assassino e noi tanti Sherlock Holmes)

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