lunedì 23 dicembre 2013

E la vita continua

Dopo il disastroso passaggio del Senzavergogna lo scorso anno scolastico, abbiamo a Granburrone un nuovo insegnante di sostegno per Fonzie e Susannatuttapanna.
Finalmente possiamo tirare un sospiro di sollievo, perché sembra essere dotato di cervello, voglia di fare e buon senso, che poi è quello che serve per fare questo mestiere.
Sa l'inglese quel tanto che basta per fare lezione a livello scuola media, sa l'italiano (soprattutto) e partecipa attivamente alla discussione su cosa fare e come farlo. 
Ripeto, una meraviglia.
MA, tanto per non farci troppe illusioni di riuscire ad avere un anno tranquillo, ci si mettono gli altri componenti del CdC a complicare le cose.
Compasso (collega a tempo indeterminato) e Tempera e Pennelli (collega a tempo determinato), tanto per dire che la cosa è trasversale, non riescono proprio a capire che i ragazzi hanno diritto ad avere un programma individualizzato, e che, a seconda delle loro diagnosi, alcune cose non possono loro proprio essere richieste.
E non basta che "sì, ma io lo so, e tengo conto che loro non potranno fare il lavoro allo stesso livello degli altri". No, Tempera e Pennelli, tu paginate e paginate sulle correnti artistiche ad uno che non ha la capacità di segnarti sulla cartina geografica dove si trova il paese in cui vive ed è nato e che ha difficoltà ad andare a fare la spesa al negozio sotto casa perché non sa il valore dei soldi e non sa calcolare somme e resti, non gliele puoi dare.
E tu, Compasso, non puoi dire a uno che ha una certificazione che dice che ha una sindrome per cui, tra le altre cose, fare un disegno tecnico è impossibile perché non riesce a chiudere gli angoli o a fare una linea dritta, che è un paraculo e che non ha voglia di fare.

Non è finita così. Dopo il CdC, dove sono stati espressi questi semplici concetti dal nostro valoroso prof di sostegno, Compasso ha continuato con il suo atteggiamento da gnorri, come se non fosse stato detto niente e come se la cosa non lo riguardasse.

Tempera e Pennelli, lei, no.
Lei ha dovuto fare una sfuriata davanti a una classe piuttosto allibita, dove ha intimato agli alunni di non andare a raccontare a nessuno quello che succede all'interno delle sue ore, ritenendosi offesa e tradita. Naturalmente tutti hanno capito, sebbene non siano stati fatti nomi, a chi si stava riferendo la volpona.

Com'è andata a finire? Beh, se lo racconto, ovviamente la cosa è uscita... i poveri Susanna e Fonzie, oltremodo abbacchiati e bastonati, con le orecchie basse hanno confessato di essere stati sgridati da Tempera e Pennelli.

Ulteriore confronto, l'ultimo giorno di scuola nei corridoi e ad alta (molto alta) voce, tra il valoroso sostegno e l'ottusa Tempera e Pennelli, dove ognuno è rimasto della sua opinione e a perdere, come sempre, saranno i poveri Susanna e Fonzie.

4 commenti:

  1. Che scandalo! Per fortuna però qualcosa forse si può fare, credo. Nei casi di sostegno è più semplice, perché Glic e Pei sono strumenti deliberativi e collegiali. Proponi al collega di Sostegno di collocarne due straordinari, alla presenza necessaria di famiglia e soprattutto neuropsichiatra che spieghi loro la diagnosi funzionale. In questi casi la conoscenza e l'applicazione della legge è la nostra migliore alleata.

    (In ogni caso, Season's Greetings, darling).

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  2. Al ritorno ci penseremo e prenderemo i provvedimenti del caso.
    Grazie e auguri anche a te!

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  3. Strabilio e tramecolo. Non è che servirebbe un buon sostegno anche ai tuoi colleghi?
    Auguri, intanto :)

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  4. Sì, Murasaki, e magari anche una randellata...ah, lo spirito natalizio...
    ;-)

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