venerdì 17 ottobre 2014

Saga degli Orchetti - Capitolo 2

Primi giorni di scuola

Il primo giorno di scuola finalmente arriva, ho un'ora con la mia collega di italiano dagli orchetti, siamo ancora in orario super provvisorio e ridotto e quindi ci sono anche delle compresenze (parola ormai dimenticata negli ultimi anni).
Ovviamente il primo giorno è all'insegna della burocrazia, consegna di avvisi, moduli da compilare per mensa, autorizzazioni varie, libretti, regolamento. 
Non chiedo compiti e non faccio riferimento alla strana telefonata di agosto. Loro stessi tirano fuori l'argomento: "prof. cosa facciamo sabato che abbiamo un'ora di inglese?". Io dico che cominceremo a correggere i compiti delle vacanze...nessuno dice niente.
Mi dico che la faccenda è andata in modo estremamente liscio, e mi immagino che abbiano utilizzato le ultime due settimane per mettersi in pari.
Arriva il sabato, e invece scopro che metà classe non ha fatto i compiti, ma nessuno mi dice che non li ha fatti perché io non li ho dati, ma non forniscono alcuna spiegazione...dicono semplicemente che loro non li hanno fatti.
A differenza dell'altra seconda di Gondor, dove sono arrivata il primo giorno ed ho ritirato tutti i compiti, qui mi comporto in maniera diversa, sapendo la questione. Quindi non metto note, non mi altero, ma dico fermamente che i compiti vanno fatti. Li ripeto per tutti e dico che a partire dalla volta successiva si correggerà. 
Fossero gli orchetti anche solo un po' svegli, si renderebbero conto che con un minimo sforzo potrebbero anche cavarsela...ma non sarebbero più orchetti! Pertanto quello che succede a questo punto è che chi non li ha fatti si bea di averla passata liscia in barba a professori, genitori (forse)*, compagni asini (nel senso che hanno lavorato come asini) e regole. E continua imperterrito per la sua strada.

to be continued

*il forse è riferito al fatto che io credo fermamente che quella metà classe sia supportata dai genitori, o per lo meno, che i genitori in questione non abbiano la minima influenza sui loro figli. 

5 commenti:

  1. Vado un po' fuori tema: ma davvero il primo giorno da voi è tutto all'insegna della burocrazia? Che brutta roba...

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  2. @povna: beh, intendevo dire che non entro il primo giorno e comincio a far lezione, c'è un giorno cuscinetto per salutarsi, conoscersi con le nuove classi e così via. Poi ci sono anche tanti moduli da consegnare e avvisi da dettare. Bello o brutto non lo so, non mi sono mai posta il problema. S'ha da fa! :-)

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  3. Anch'io ho trovato chi non ha fatto i compiti delle vacanze, e non mi sono alterata né ho messo note. Ho solo chiarito che però quando dovrò decidere come arrotondare i voti ne terrò conto, e l'ho ribadito ai genitori perché fosse ben chiaro. Anche per evitare che invece quelli che li hanno fatti si sentano i soliti fessi.

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  4. Beh, ma tra conoscersi e salutarsi e tutte le attività, più o meno strutturate, di didattica non formale e la burocrazia necessaria c'è la differenza tra la scuola e le poste, io credo. Io invece mi pongo il problema del rituale delle soglie sempre, perché, senza rituale, trovo non esista scuola ragionevolmente intesa come agente pubblico di educazione.

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  5. @ellegio: precisamente quello che farò io ;-)

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