domenica 8 novembre 2015

Montagna-che-cammina

è il nome "pellerossa" che mi è venuto in mente per un allievo di PrimoMattina.
La prima volta che si è presentato è arrivato nell'aula col fiato corto: le otto rampe di scale da fare a piedi per raggiungere la nostra scuoletta relegata al quarto piano l'hanno messo a dura prova. Perché montagna-che-cammina è 190 centimetri di altezza per 120 chili di peso per 16 anni di età.
Al primo colloquio racconta il suo percorso - a ostacoli - scolastico...ho fatto due volte la prima, due volte la seconda, sono stato bocciato in terza ed eccomi qui! Perché vede, prof., io non riesco a concentrarmi, non riesco a stare fermo...
Cosa ti piace fare montagna-che-cammina? 
Sono appassionato di softair...
Cos'è?
Me lo spiega, e io penso questo è tutto matto.
Poi comincia la scuola, montagna-che-cammina è sempre presente, e non passa inosservato. Fa tutto quello che non si può fare, tipo aprire le finestre con il foglio di carta "scocciato" con l'avviso NON APRIRE-PERICOLO!, fumare in bagno, usare il cellulare e mangiare in classe.
E' amico di tutti e si fa pure la ragazza il secondo giorno di scuola.
Svaligia regolarmente il distributore di merendine e tra una lezione e l'altra si sostenta a pacchetti di patatine (almeno due) e coca cola.
E' un vulcano in eruzione continua, anche se non ascolta risponde a tutte le domande della prof, mentre gli altri sono tutti concentrati e cercano furiosamente la soluzione di quello che appare loro un vero enigma. Ma non provate a metterlo davanti ad un foglio con un esercizio perché non riesce a capire cosa deve fare.
Montagna-che-cammina, quando non ci sta più dentro, chiede un time-out per fumare. E adesso che è stato redarguito per aver fumato in bagno si fa i quattro piani di scale.
Ovviamente si è fatto amico della bidella che gli manda giù l'ascensore in teoria proibitissimo per gli studenti.
Anche noi prof facciamo le scale a piedi.
E' già la terza volta che quando montagna-che-cammina mi chiede il time-out-siga io gli faccio notare che mancano solo 10 o 15 minuti alla fine della lezione e che non vale la pena farsi le scale un'altra volta. E lui "Ma davvero? Ma perché le ore di inglese passano così velocemente?"
Musica per le mie orecchie.
Quindi un giorno gli dico, ma dai montagna-che-cammina, lascia perdere le sigarette...e lui mi risponde "ma scusi prof, se non fumo e mi metto a dieta campo fino a cent'anni, ma triste. Invece così campo cinquant'anni ma felice!!
Ne riparliamo quando ne avrai quaranta montagna-che-cammina...
Ad ogni modo, nonostante le pessime premesse e le aspettative catastrofiche sulla gestione di questa mina vagante, devo dire che montagna-che-cammina è un tipo simpatico. Non so se riuscirò a cavare qualcosa da lui, ma sarà una bella sfida. Male che vada ci faremo una pizza (io margherita, lui patatosa), perché non sembra proprio il tipo da portare rancore!!!

4 commenti:

  1. Elemento interessante, senza dubbio. E anche esasperante alle lunghe.
    Oppure no?

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  2. @murasaki: più che esasperante diciamo che ti tiene su di giri: penso sempre cosa farà adesso? Il brivido dell'imprevedibilità. Ma per adesso i rapporti sono buoni...tiene la classe allegra ;-)

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  3. @noise: purtroppo questo è uno di quei casi dove bisognerebbe prendere a legnate i genitori...oggi non era in classe perchè gli ho detto che gli avrei dato dei crediti in inglese (perché riconoscevo che aveva già delle competenze) e lui, supportato dal padre ha subito interpretato come non è necessario che frequenti....poveri noi!

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