Per il consueto appuntamento del venerdì di Homemademamma, non ho un solo libro di cui parlare, perché questo momento è per me molto disordinato, comincio libri, non ne sono troppo soddisfatta, li accantono momentaneamente e ne comincio altri... insomma, questo è il risultato
una pigna! Alcuni letti, finiti e gustati, altri a metà o all'inizio, altri finiti ma non convincenti.
Cominciamo da uno che ha avuto un inizio problematico ma che poi è "filato via" bene e ha dato anche qualche soddisfazione
Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh, già consigliato da mammalaura.
Anche a me il romanzo è piaciuto, ed io che non ho decisamente il
pollice verde, mi sono ritrovata a segnare sul mio libricino i significati dei fiori.
Per esempio, ho scoperto con dispiacere che i girasoli, che a me piacciono molto, sono simbolo di false ricchezze...ma c'è sempre la possibilità che abbiano anche un altro significato.
E domenica scorsa, quando il mio Calvin mi ha regalato una calla, mi sono sorpresa a domandarmi chissà quale significato ha questo fiore? (eh, no, in questo romanzo le calle non sono nominate).
In ogni caso, una bella storia romantica.
Un po' meno bello, secondo me, è invece questo romanzo di Mariapia Veladiano
Premio Calvino 2010 e quasi Premio Strega. Si è già parlato abbondantemente dei libri premiati o pluripremiati, pompati o meno dalle case editrici. Questo ne è, sempre secondo me, un esempio tipico. Non si fa fatica a leggere, è scritto bene, ma lascia un po' così...
Nello specifico parla di una donna brutta, ma brutta, ma talmente brutta, che quando va al cinema entra di soppiatto e si siede sempre nell'ultima fila per essere vista da meno persone possibile. E questa bruttezza l'accompagna sin dalla nascita. Ora, siamo onesti, ma quanto può essere brutta una bambina?
E infatti, poi scopriamo che forse forse non è che sia proprio così. Ma rimane comunque ambiguo e gli avvenimenti li trovo piuttosto sconclusionati.
Un romanzo che ho cominciato ma che non ho ancora finito, è invece questo
cominciato un sabato mattina in un'ora buca a scuola perché non avevo altro per le mani (questo era stato "abbandonato" dal proprietario, un collega che ne aveva un doppione).
Siamo a Milano, anni '70. Misia, Livio e Marco si incontrano e ne seguiremo le vicende per vent'anni. Per ora ho letto dell'incontro di Misia e Livio, avendo letto il risvolto di copertina so già che non ci sarà una storia d'amore, come Livio vorrebbe.
Vedremo quali vicende si svilupperanno anche dall'incontro con il terzo personaggio, Marco, il grande amico di Livio. Per ora promette bene.
Un piccolissimo saggio di Edgar Morin intitolato La testa ben fatta è l'altro libro della pigna
ho ordinato questo libro da un noto venditore di libri on line, perché non riuscivo a trovarlo in biblio, e dopo aver partecipato ad un paio di corsi di aggiornamento dove lo consigliavano caldamente, ho deciso di acquistarlo. Beh, questo è un po' per addetti ai lavori, insomma, lettura tipica da aspirante insegnante. A differenza di quello di Gardner, del quale ho già parlato qui, questo non è proprio così godibile.
Quasi alla fine (coraggio), un bel romanzo di David Nicholls
già consigliato da 'povna e della quale condivido l'opinione.
Proprio bello!
L'ho letto in italiano, purtroppo, ma forse l'edizione era diversa, perché non ho notato gli orrori di cui parlava... che mi siano sfuggiti presa dalla trama? Non credo, niente parlata veneta o cibo schifoso!
La mia bibliotecaria si è vibratamente lamentata perché è triste...e vabbè, ma bello non è sinonimo di lieto fine, no?
Infine, come librone da comodino (si fa per dire perché io non riesco a leggere a letto), da tavolino del salotto diciamo, che mi accompagnerà per qualche mese, è il famoso Trevelyan
sono una patita della storia, e soprattutto della storia inglese, quindi ho preso in prestito questo manuale dalla biblioteca della scuola, ed ho intenzione di leggermelo tutto!! Inframezzato naturalmente da tantissimi romanzi storici, gialli e romantici (che a quanto pare in questo periodo sono quelli che apprezzo di più).
Un sacco di letture :D! A me La vita accanto era piaciuto. Mi intriga molto Il linguaggio segreto dei fiori però ;D!
RispondiEliminaBuon we :D!
I (due) traduttori sono gli stessi, eccome se sono gli stessi. E ci sono sia la parlata veneta, sia il junk food tradotto cibo schifoso, sia i salti stilistici derivati dalla mancanta uniformità dei due stile traduttori, sia svariatissimi altri orrori. Se vuoi ti cito le pagine, ti cito.
RispondiElimina@ povna: non me ne sono accorta io. Ma adesso l'ho restituito in biblio, non posso controllare. Mi fido! :-)
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