domenica 30 gennaio 2011

coscienza collettiva/collective unconscious

Ci sono delle cose che sappiamo fare anche se non ce le insegna nessuno, tipo piangere quando siamo tristi e ridere quando siamo felici, ma questa è un'osservazione ovvia.
E' interessante, comunque, osservare il comportamento dei bambini. Perchè oltre alle tappe quasi fisse da cui tutti passano entro un lasso di tempo più o meno uguale per tutti, tipo camminare e parlare, ci sono alcune cose curiose su cui mi sono ritrovata a riflettere in questi giorni: chi non ha mai fatto caso al fenomeno che si verifica più o meno verso i 6 anni per cui i bambini non vogliono pestare le fughe delle mattonelle o delle beole?
Tra l'altro io mi ricordo benissimo quando lo facevo anch'io da bambina, compreso camminare solo sul bianco delle strisce pedonali, ma non saprei assolutamente dire il perchè.


There are things we do even if nobody teaches us, like crying when we are sad or laughing when we are happy, but this is a rather obvious observation.
It is interesting, though, to observe children's behaviour. Because apart from the regular steps they go through, more or less at the same stage, like walking and speaking, there are curious facts I was thinking about these days: who has never noticed how children at about 6 years of age don't want to step on tile edges?
I distinctly remember when I used to do it as a child, including stepping only "in the paint" of zebra crossings, but I couldn't for the life of me say why.

2 commenti:

  1. Avviso: il seguente post è stato scritto una prima volta, poi perso nell'etere (grazie alle mie doti di blogger), poi riscritto... ovviamente era molto meglio la versione dispersa. Sigh!

    RispondiElimina
  2. io lo so, io lo so!
    non si cammina sulle righe perchè se no di notte fai sogni di fantasmi.
    per me era così.
    però mi capita anche adesso, di evitare le righe,

    RispondiElimina