Ovviamente, a loro va tutta la mia solidarietà, anzi, ad alcuni di loro va tutta la mia solidarietà. Perchè come al solito niente è così semplice, o come dice Sherlock
there is nothing more deceptive than an obvious factinfatti, a quelli che trovandosi in questa posizione hanno deciso di fare presenza ma smettere di lavorare, inscenando proteste varie che vanno dal leggere il giornale in classe ad arrivare in plateale ritardo o tirare la fine della giornata con il minimo sforzo possibile, a quelli non va la mia solidarietà. E vi dirò di più: nella maggioranza dei casi (e dico maggioranza perchè posso fare un bilancio limitato basato sull'esperienza diretta) nessuno si è accorto della differenza.
Leggere il giornale in classe non mi sembra esattamente una protesta.
RispondiEliminaMa avendo fatto voto di usare un linguaggio composto sui blog altrui, non dico cosa mi sembra :-)
Io non ho fatto nessun voto: mi pare una solenne puttanata. Chi non è capace, o non ha voglia, avrà sempre un motivo per giustificarsi e per non fare.
RispondiEliminaE purtroppo sono d'accordo con te: tra incompetenti in buona fede, e fancazzisti in cattiva, il mondo della scuola è sostanzialmente pieno zeppo di idioti. E certo non dalla parte degli alunni.
Sottoscrivo al 1000 per 1000 le tue parole.
@LGO: Già
RispondiElimina@povna: avevo pochi dubbi ;-)
la tua ultima frase dice già tutto.
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