lunedì 25 marzo 2013

L'Istituto Comprensivo

Ad anno scolastico avanzato, ho pensato bene di dire due parole sulla scuola dove lavoro da qualche anno, così da avere qualche riferimento o direzione quando vi parlo delle mie classi.
Trattasi di Istituto Comprensivo, composto da cinque piccoli plessi. Io parlerò solo di tre plessi (quelli dotati di scuola media), dove mi sono trovata ad insegnare.
Cominciamo dalla sede centrale, la supervip, che per me è Mordor*. Sede con ben due sezioni, dotata di segreteria e anche di un parco-docenti con delirio di onnipotenza. 
Il comitato di accoglienza in questa sede, per i malcapitati supplenti annuali o temporanei, organizza simpatiche feste di benvenuto, cioè se ti va di culo ti ignorano o ti guardano con aria di sufficienza in sala insegnanti. Se proprio sei antipatico, cioè quando allo sguardo di sufficienza si dipinge in volto la sottomissione, amano metterti in cattiva luce con genitori e segreteria, ti appioppano una bella classe da coordinare, quella coi genitori e i figli più stronzi, e ti fanno fare tutte le gite, mentre loro accumulano incarichi profumatamente retribuiti senza fare una mazza (vedi funzioni strumentali).
Notare il fatto che amano essere forte coi deboli, perché se allo sguardo di sufficienza si dipinge in volto "mbè, zzovuoi", secondo me ti lasciano stare. Io mi presento con la faccia da Uruk hai!

A una trentina di chilometri di distanza c'è un'altra sede, che io chiamerei (per rimanere in metafora) Granburrone*. Beh, qui è tutto un altro paio di maniche, come si può facilmente intuire. Sede distaccata con referente che non se la tira, che se può aiuta e  dà   consigli, possiamo dire anche, per farla breve, che si comporta da persona normale. Guarda alle volte cosa può succedere nello spazio di 30 chilometri, sarà la qualità dell'acqua dell'acquedotto comunale? Mistero.
Comunque questa è la sede che amo di più, con una sezione sola, tantissimi stranieri, quindi che non se la tirano troppo neanche loro e classi poco numerose. 
Non dico che sono tutte rose e fiori, qualche problemino l'abbiamo anche qui, per esempio quello che non vuole studiare il capitolo su Costantino perché (maledetto!) ha introdotto il cristianesimo... poi abbiamo avuto anche SenzaVergogna, ma in generale il corpo docente è compatto e collabora serenamente.

Nel mezzo abbiamo la sede di mezzo, appunto, che lo è anche di fatto, direi una città di Gondor*, dove si sta abbastanza bene, ma insomma gli uomini non sono perfetti e ci può essere qualche problemino. Ti capita un re pazzo ed è finita. 
Comunque si lavora abbastanza bene, l'importante è dare sempre ragione ai capi, e io lo faccio regolarmente...tranne quando mi pestano qualche callo e allora mi faccio sentire.

Essendo io incaricata annualmente, vago per le sedi. E ogni anno, prima delle nomine c'è sempre la consueta preghiera:

Fa che ci sia posto nelle Terre di Mezzo,
Fa che a nessuno che sceglie prima di me venga in mente di andarci,
Fa che non debba andare a Mordor

In genere mi va bene, a parte qualche annata strana dove mi tocca andarci per coprire magari una classe, per il resto mi accaparro Granburrone e completo con Gondor.
Anche quest anno è così: a Granburrone una sezione con prima-seconda-terza e a Gondor completo con un altro spezzone di sostegno in prima, con il famoso ragazzino che non sapevo come chiamare, e che adesso ho deciso per Forrest, perché Forrest Gump comincia sempre i suoi discorsi con "Mum always said", mentre per lui il guru è il nonno o il papà, ma comunque siamo lì.

*link solo per i non tolkeniani

2 commenti:

  1. Chi vorrebbe tornare a Mordor?! (però, tematicamente, mi sa più di Isengard, che di Mordor, dalla tua descrizione).

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  2. Povna: sì, ci può stare. Con Saruman che fa la parte del dirigente. Una volta, quando era una maestra, forse era buono ;-)

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