giovedì 20 febbraio 2014

La fuga dei Noldor

Dopo la morte degli alberi, Yavanna chiede a Feanor di donare i Silmaril per ridare loro vita, ma Feanor rifiuta, perché come Yavanna non può più rifare gli alberi, lui non può rifare i Silmaril, e privarsene gli spezzerebbe il cuore.
Ma la creazione di Yavanna non è paragonabile alla creazione di Feanor: gli alberi non sono stati creati esclusivamente per il suo piacere, sono per dare luce a tutti; i Silmaril sono un piacere solo per se stesso. E probabilmente la separazione non ne provocherebbe la morte, il suo è un attaccamento morboso.
E mentre Yavanna e Feanor discutono, Melkor uccide Finwe, Re dei Noldor, e ruba il loro tesoro compresi i Silmaril.
In questo modo si spiega la frase sibillina - che tutti hanno inspiegabilmente ignorato - pronunciata da Mandos quando Feanor sostiene che sarebbe stato il primo Elfo a morire se fosse stato privato dei Silmaril:
Non il primo
Da quel momento Feanor chiamerà Melkor Morgoth, Nero Nemico del Mondo.

Ma anche Melkor ha i suoi problemini, con l'insaziabile fame di Ungoliant, che dopo aver fatto come voleva, pretende anche tutto il tesoro degli Elfi. Melkor deve consegnarle tutte le gemme. si rifiuta di consegnarle anche i Silmaril, che tiene ben stretti nella mano anche se lo ustionano. Ungoliant cerca di ucciderlo, ma un terribile urlo di Melkor richiama i Balrog che lo salvano. Da allora Ungoliant se ne scappa in una valle chiamata Valle dell'Orrenda Morte, e mai più verrà vista. Allora
Morgoth forgiò per se stesso una grande corona di ferro, e si autonominò Re del Mondo. A prova del che, incastonò i Silmaril nella propria corona. Le sue mani erano nere di ustioni per via del contatto con quei sacrosanti gioielli, e nere sempre rimasero; né mai più Morgoth si liberò del dolore delle scottature e dell'irritazione che gliene veniva

Valar ed Elfi si disperano, ma Feanor che non è tipo da piangersi addosso, prima pronuncia un giuramento che invoca il buio eterno su di lui e i suoi figli se non si riprendono i Silmaril, e poi incita il popolo degli Elfi a partire per la Terra di Mezzo. Non tutti sono d'accordo, ma alla fine la maggior parte dei Noldor decidono di partire. Partono in due schiere, Feanor e il suo seguito all'avanguardia e Fingolfin dietro che guida la schiera maggiore ma a malincuore e solo perché suo figlio Fingon l'ha spronato e perché ha giurato fedeltà a Feanor.
Feanor si rende conto di aver bisogno di navi, e si rivolge ai Teleri. I Teleri non sono interessati a seguire Feanor e non vogliono dare loro le navi. Feanor se ne impadronisce con la forza e uccidendo molti Teleri.
Dopo questo atto sconsiderato, che Feanor giustifica con il giuramento fatto, venne pronunciata una maledizione sui Noldor, probabilmente da Mandos stesso: la Profezia del Nord, nonché Sorte dei Noldor.
Nonostante ciò, Feanor non si piega e va dritto per la sua strada.
Finafin, invece, decide di abbandonare il cammino, ottenendo il perdono dei Valar e diventando Re dei Noldor nel Reame Beato, mentre i suoi figli e Fingolfin proseguono il viaggio.
Ci si aspetterebbe che Feanor, avendone fatte di tutti i colori, ora la smetta di fare il bad guy, ma evidentemente non è cosa che si possa fare così alla leggera, e come ulteriore prova del suo egoismo e della sua cattiveria, dopo aver utilizzato le navi per trasportare se stesso e coloro che riteneva a lui fedeli - non Fingolfin -, decide di non rimandare indietro le navi per gli altri suoi compagni, ma le brucia.
A Fingolfin non resta altro da fare se non incamminarsi per quella lunga e fredda via che avevano voluto evitare
molti perirono; e fu con schiera ridotta che Fingolfin mise finalmente piede sulle Terre Esterne. Ben poco amore epr Feanor e i suoi figli nutrivano coloro che ancora marciavano dietro di lui e che diedero fiato alle trombe nella Terra di Mezzo al primo sorgere della Luna

4 commenti:

  1. Da qualche parte qui ci dovrebbe essere anche Galadriel - se non ricordo male fu tra quelli che seguirono Feanor... Comunque un altro tema che ricorre in Tolkien è quello della mano bruciata, Isildur soffrì a lungo per aver toccato la mano di Sauron per prendergli l'Anello, che ancora scottava terribilmente.
    E' interessante questa parte, perché gli Elfi, tanto bravi e belli e luminosi, fanno delle cose tremende. Nel Signore degli Anelli sono vecchi e saggi, ma in gioventù hanno fatto cose atroci - quella del rogo delle navi (rubate uccidendone i legittimi proprietari) mi è sempre sembrata la peggiore.

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  2. Sì che c'è la nostra bionda Elfa, la più bella della casata di Finwë. E proprio a causa sua e di tutti quelli che si fecero incantare dalle parole di Fëanor, nonché del giuramento di Fingolfin, partono quasi tutti.
    I Silmarilionaires non amano molto Galadriel, personaggio ambiguo e inquietante, come si vede un po' anche nel Signore degli Anelli, mentre tessono lodi sperticate a Fingolfin

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  3. Ah, e dimenticavo, assolutamente corretta la sensazione che più avanti gli Elfi sembrano queste creature perfette, pure e assolutamente distaccate dalle cose terrene, mentre qui ne combinano di ogni.
    Una delle ipotesi è che Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli sono scritte da Hobbit, prospettiva esterna, mentre il Silmarilion è scritto dagli Elfi...oppure che nella terza era gli Elfi siano migliorati con l'età e la saggezza.

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  4. A me, lo confesso, Fingolfin non ha fatto mai né caldo né freddo, e in effetti mi ricordo che esiste solo perché la mia compagna di banco, dopo aver scorso una pagina del Silmarillion dove citavano sia lui che Gondoli, soprannominà il primo Grosmaglion e la seconda Motoscaf, per poi dirmi che a lei non sembrava un libro molto serio. Ci ridemmo su parecchio, ricordo. Galadriel invece mi è sempre piaciuta un sacco, PROPRIO perché ha questi tratti ambigui e inquietanti - mai capito chi ci vede una raffigurazione della Madonna-
    Non avevo mai pensato che nei due romanzi vediamo gli elfi attraverso gli occhi incantati degli hobbit (quelli di seconda generazione, perché nello Hobbit mi sembra che Bilbo guardi a Thranduil con un certo realismo, senza farsi particolarmente incantare. Ma è anche possibile che nella Terza Era siano EFFETTIVAMENTE diventati più saggi, meno violenti e più malinconici, come capita spesso anche a noi umani, dopo aver dato e preso un adeguato quantitativo di legnate...

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