9 agosto. Da Portmagee (Kerry) a Eyeries (Beara).
Passiamo la mattina a Portmagee per aspettare il bucato, che ci verrà consegnato verso le 11.00.
Intanto riusciamo, grazie alla gentilezza della nostra ospite del Waterfront, a stampare le nostre carte d'imbarco per il viaggio di ritorno.
Ricominciamo in tarda mattinata a percorrere il Ring of Kerry. Anche oggi c'è nebbia, ma meno di ieri, quindi siamo convinti che sarà una bella giornata, e non ci sbagliamo. Infatti questa si rivelerà la giornata più calda della nostra vacanza e anche di tutta l'estate irlandese.
Ci fermiamo allo Staigue Fort, un forte ad anello di almeno 2000 anni, con muri in pietra a secco alti 5 metri, circondati da un fossato, ed in ottimo stato di conservazione
Poco dopo vediamo una stradina che porta ad una spiaggia, White Strand, e ci andiamo. Una meraviglia! Peccato non poter fare il bagno, i costumi li ho portati, ma i teli mare no, e non è consigliabile fare il bagno senza avere la possibilità di asciugarsi.
Molto a malincuore, proseguiamo e ci fermiamo a Sneem. Pranziamo in un parco con delle mince-pie calde (tortine ripiene di carne) e facciamo una vasca in centro. Anche qui non mancano souvenir, maglioni di Aran e tutto l'armamentario per il turista.
Lasciamo quindi il Ring of Kerry e andiamo nella Penisola di Beara, che si trova metà nel Kerry e metà nel Cork.
Nella parte del Kerry, quella più a nord, troviamo lo Uragh Stone Circle, un circolo di pietre preistorico "in una posizione magica". In effetti il paesaggio circostante è notevole. Tuttavia il circolo di pietre, che si raggiunge dopo una scarpinata non tanto lunga, ma sotto il solleone che è uscito diventa faticoso, è un tantino deludente,
Per raggiungere il circolo di pietre bisogna attraversare dei terreni che appartengono a privati, quindi chiedono gentilmente di lasciare 1 euro. Troviamo un vecchietto che vende cartoline, decliniamo gentilmente, e lui ci dice che dobbiamo pagare 1 euro. Incautamente glieli diamo. Il vecchietto ci ringrazia profusamente e si mette gli euri in tasca.
Non appena si sposta verso la sua auto lì parcheggiata notiamo una cassetta di ferro (tipo salvadanaio) su un paletto.. ops!
Ormai è fatta, abbiamo fatto del bene sicuramente al vecchietto, per i proprietari dei terreni sarà per la prossima volta :-)
Verso sera siamo nella parte meridionale della Penisola, ci fermiamo a Eyeries a dormire, al Coulagh Bay House, 80 euri per una camera quadrupla, no internet, carte di credito accettate.
Ceniamo a Eyeries, all'Aunt Mays (unico ristorante del paesino), anche qui non accettano carte di credito.
Nota di costume: al ristorantino hanno vino, ma non birra, però c'è il pub di fronte, quindi ordiniamo la nostra solita Guinness e la cameriera va a prenderla al bar, normale amministrazione!
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